Il lander giapponese SLIM è arrivato in orbita lunare: pronto a tentare l’allunaggio

La sonda giapponese SLIM tenterà di portare a termine il primo sbarco sulla Luna del Giappone il prossimo mese
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Una sonda spaziale giapponese ha appena compiuto un enorme passo avanti verso il primo sbarco sulla Luna della nazione. Il lander lunare robotizzato SLIM del Giappone è arrivato in orbita lunare il giorno di Natale come previsto, ha annunciato la Japan Aerospace Exploration Agency. La sonda è entrata nell’orbita lunare alle 2:51 EDT (le 8:51 italiane). “La Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) è lieta di annunciare che lo Smart Lander for Investigating Moon (SLIM) è stato inserito con successo nell’orbita lunare alle 16:51 (Japan Standard Time, JST) del 25 dicembre 2023“, hanno scritto i funzionari della JAXA in un aggiornamento sulla missione.

La sonda si trova in un’orbita ellittica che impiega 6,4 ore per fare il giro della Luna, arrivando a 600km dalla superficie lunare nel punto più vicino e raggiungendo i 4.000km nel punto più lontano. Questa pietra miliare mantiene SLIM sull’obiettivo di tentare un atterraggio sulla Luna il 19 gennaio. Il successo in quest’impresa sarebbe storico; ad oggi, solo quattro nazioni – Unione Sovietica, Stati Uniti, Cina e India – hanno effettuato un atterraggio morbido sulla Luna.

La sonda SLIM, lunga 2,7 metri, è stata lanciata il 6 settembre insieme a XRISM, un potente telescopio spaziale a raggi X. Entrambi i veicoli spaziali giapponesi si sono schierati nell’orbita terrestre, dove XRISM rimane ancora oggi. Ma SLIM ha lasciato la gravità del nostro pianeta il 30 settembre, iniziando un percorso verso la Luna lungo, tortuoso ed efficiente dal punto di vista energetico.

Quel viaggio si è concluso oggi, quando SLIM si è inserito nell’orbita lunare. La sonda inizierà ora a prepararsi per il tentativo di atterraggio, durante il quale cercherà di essere all’altezza del suo soprannome di “Moon Sniper” (“sniper” significa “tiratore scelto”): SLIM mira a colpire il target della zona di atterraggio con una precisione di 100 metri o meno, aprendo la strada a sforzi esplorativi ancora più ambiziosi.

SLIM “è una missione per ricercare la tecnologia di atterraggio precisa necessaria per le future sonde lunari e verificarla sulla superficie della Luna con una sonda su piccola scala“, scrivono i funzionari della JAXA in una descrizione della missione. “Creando il lander SLIM, gli esseri umani faranno un cambiamento qualitativo verso la possibilità di atterrare dove vogliamo e non solo dove è facile atterrare, come avveniva prima“, hanno aggiunto. “Raggiungendo questo obiettivo, diventerà possibile atterrare su pianeti ancora più scarsi di risorse rispetto alla Luna”.

SLIM schiererà due minisonde

Se tutto andrà secondo i piani, SLIM schiererà anche due minisonde sulla superficie lunare dopo aver toccato terra. Queste navicelle scatteranno foto, aiuteranno i membri del team della missione a monitorare lo stato di SLIM e forniranno un “sistema di comunicazione indipendente per la comunicazione diretta con la Terra“, spiegano i funzionari della JAXA.

Non è il primo tentativo di allunaggio del Giappone

SLIM non è la prima navicella spaziale giapponese a raggiungere l’orbita lunare; la sonda Hiten lo ha fatto nel 1990, seguita da SELENE (“Selenological and Engineering Explorer”), conosciuta anche come Kaguya, nel 2007. E Hakuto-R, un lander costruito dalla società ispace con sede a Tokyo, è arrivato in orbita lunare lo scorso marzo. Hakuto-R ha tentato l’atterraggio sulla Luna un mese dopo, ma si è schiantato dopo che i suoi sensori sono stati confusi dal bordo di un cratere lunare.

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