Pomate a base di cortisone, comunemente utilizzate per il trattamento di condizioni infiammatorie della pelle, sono risultate collegate a un rischio elevato di osteoporosi e di fratture ossee associate all’osteoporosi. Lo rivela uno studio condotto all’università di Taiwan, pubblicato sul Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology e basato su informazioni raccolte dal registro Taiwan National Health Insurance Research Database.
I ricercatori hanno selezionato 129.682 casi di osteoporosi e 34.999 casi di frattura osteoporotica maggiore (MOF) e li hanno abbinati a 518.728 e 139.996 individui di controllo (senza osteoporosi o MOF) corrispondenti per sesso ed età. Il team ha riscontrato una chiara relazione dose-risposta tra l’uso a lungo termine di creme a base di cortisone (corticosteroidi topici) e l’osteoporosi e la MOF. Ad esempio, rispetto all’assenza di dosi, le dosi cumulative basse, medie e alte di corticosteroidi topici sono state associate a un rischio maggiore del 22%, 26% e 34% rispettivamente di sviluppare osteoporosi nell’arco di cinque anni e a rischio maggiore di fratture del 12%, 19% e 29% rispettivamente.
Le donne presentavano rischi più elevati di osteoporosi e MOF rispetto agli uomini. Inoltre, le persone più giovani (sotto i 50 anni) presentavano un rischio più elevato di osteoporosi rispetto agli altri gruppi di età. “Questo studio sottolinea che l’uso di corticosteroidi topici per il trattamento di condizioni infiammatorie della pelle deve essere fatto con molta attenzione e i medici devono essere consapevoli di questi potenziali effetti collaterali“, ha dichiarato l’autore del lavoro Chia-Yu Chu, del National Taiwan University Hospital e del National Taiwan University College of Medicine.