Praga, attentato all’Università: spari sugli studenti, almeno 15 morti | FOTO LIVE

Violento attentato terroristico all'Università Carolina di Praga, nel centro storico della Capitale della Repubblica Ceca. Le immagini
attentato praga
MeteoWeb

Un grave attentato terroristico si è verificato pochi minuti fa nel centro storico di Praga e precisamente presso la facoltà di Lettere dell’Università Carolina. La polizia ha riferito che sul posto ci sono diversi morti e decine di feriti, l’intero edificio sulla piazza Jan Palach è stato evacuato e l’area circostante è stata chiusa. “L’assassino è stato eliminato. L’intero edificio è attualmente in fase di evacuazione e sul posto ci sono diversi morti e decine di feriti“, ha annunciato la polizia su X. Sono 15 le persone uccise oggi a Praga (escluso l’attentatore). A queste vanno aggiunti 30 feriti, di cui 9 versano in gravi condizioni e altri che sono in condizioni meno preoccupanti, come riferito dalle autorità locali. Gli ospedali universitari di Praga sono pronti ad accogliere i feriti, come ha annunciato il ministro della Sanità Vlastimil Va’lek.

Gli agenti stanno perlustrando la zona per assicurarsi che non ci siano altri attentatori, ha detto il sindaco Bohuslav Svoboda alla televisione ceca. “Abbiamo molti feriti, lo spettro è molto ampio, dai feriti leggeri a quelli più gravi“, ha detto Jana Postova, portavoce dei soccorritori di Praga. L’attentato si è verificato mentre il meteo a Praga è piovoso con +6°C e un elevato tasso di umidità. Gli studenti sono fuggiti sui cornicioni della struttura per mettersi in salvo, rischiando di cadere nel vuoto, come possiamo osservare nelle immagini a corredo dell’articolo.

Sono bloccato nella mia aula a Praga; l’attentatore è stato ucciso ma noi stiamo aspettando di essere evacuati; prego di uscirne vivo“. Parole di uno studente, pubblicate sui social network con la foto di tavoli e sedie una sull’altra per impedire l’accesso. A postare frasi e immagini è Jacob Weizman, che si definisce giornalista in Kosovo e che frequenta l’università a Praga. Su X lo studente scrive: “Chiusa la porta prima che l’attentatore cercasse di aprirla; diamine“.

Il sindaco di Praga, Bohuslav Svoboda, si è detto “totalmente scioccato per quello che è accaduto” della capitale ceca, dove almeno un assalitore armato – che è stato neutralizzato – ha fatto fuoco provocando, secondo la polizia, diversi morti e decine di feriti. L’edificio teatro della sparatoria si trova nella città vecchia.

A causa dei tragici eventi avvenuti alla facoltà di Filosofia di Praga ho annullato il programma di lavoro a Olomouc e tornerò a Praga. Sono in contatto con il ministro dell’Interno e chiedo a tutti i cittadini di rispettare le raccomandazioni” della polizia. Così su X il premier della Repubblica ceca, Petr Fiala, dopo la sparatoria avvenuta nel centro della capitale.

Sono sconvolta dalla violenza insensata della sparatoria che ha causato diverse vittime oggi a Praga. Esprimo le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e a tutto il popolo ceco. Vi siamo vicini e piangiamo con voi“. Lo ha scritto su X la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

La polizia della Boemia centrale, regione della Repubblica Ceca, ha dato il via alla caccia a un giovane in relazione alla morte violenta di un uomo nella regione. Le autorità non escludono un possibile collegamento tra questa vicenda e la sparatoria di oggi alla Facoltà di Lettere dell’Università di Praga, dove sono morte 11 persone, compreso l’aggressore, e dove sono rimaste ferite numerose persone. La polizia è alla ricerca di un giovane nato nel 1999 in relazione alla morte violenta di un uomo nato nel 1968.

Chi è l’autore dell’attentato: David Kozak, 24 anni

E’ salito sul tetto della facoltà di Filosofia dell’Università di Praga e ha iniziato a sparare all’impazzata uccidendo 14 persone e ferendone 25. Poi si è suicidato o, forse, è stato eliminato degli agenti accorsi. David Kozak, 24 anni, ceco, studente della stessa università, poco prima della strage aveva ammazzato il padre nell’area di Kladno a una trentina di chilometri dalla capitale. “Non c’è alcuna indicazione che questo crimine abbia qualche collegamento con il terrorismo internazionale“, ha affermato il ministro dell’Interno ceco Vit Rakusan cercando in qualche modo di rassicurare la gente scioccata da quella che politici e osservatori definiscono come la più grave tragedia della storia della Repubblica Ceca.

“Si è trattato di un attacco violento premeditato”, ha detto il capo della polizia Martin Vondrasek mentre già rimbalzavano sui media le frasi deliranti di una sorta di diario scritto dal killer nei giorni scorsi su Telegram. “Mi presento, mi chiamo David e voglio fare una sparatoria a scuola e possibilmente suicidarmi… ho sempre voluto uccidere, pensavo che sarei diventato un maniaco in futuro” ma “ho realizzato che era molto più conveniente fare una strage di massa invece di essere un serial killer”, scriveva sul social Kozak, occhi chiari e faccia pulita da ragazzino nella foto che campeggia su tutti i siti. Un profilo inquietante, psichiatrico, di un ragazzo che, sempre su Telegram, ha detto di essersi ispirato ad Alina Afanaskina, una ragazzina russa di 14 anni che a inizio dicembre ha sparato a un compagno di classe, ferito altre cinque persone e poi si è sparata. Fonte di ispirazione anche un altro episodio: la sparatoria in una scuola a Kazan, in Tatarstan, nel maggio 2021 quando furono uccise nove persone, tra cui sette studenti, e ferite più di 20. Tra i paranoici deliri di cui sono inondati quotidianamente le piattaforme nessuno si era accorto di quel ragazzo che ancora il 17 dicembre postava: “Odio il mondo e voglio lasciare quanto più dolore possibile”.

La dinamica dell’attentato

La polizia sta verificando l’autenticità dei messaggi e intanto ha ricostruito la sequenza degli eventi che mostrano come Kozak avesse pianificato accuratamente la strage. La carneficina è iniziata in mattinata con il ritrovamento, alle 12.40, del corpo senza vita del padre nella sua casa a una trentina di chilometri da Praga. La polizia, in allarme, ha evacuato un edificio dell’università dove alle 14.00 quello che era ancora un sospettato sarebbe dovuto andare per una lezione. Ma Kozak, che aveva stipato moltissime armi dentro l’ateneo, ha beffato gli agenti andando in un altro edificio dove ha aperto il fuoco che ha provocato la strage.

Attentato a Praga, il palazzo della facoltà di Lettere dell'Università Carolina circondato dalla Polizia
Attentato a Praga, il fuggi-fuggi generale nel centro storico della città
Condividi