La seconda settimana della COP28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Dubai, è ufficialmente in corso. Delegati e ministri provenienti dai 197 Paesi, insieme all’Unione europea, cercheranno di trovare un accordo finale allineato agli obiettivi dell’Accordo di Parigi, con particolare attenzione al mantenimento del riscaldamento globale entro 1,5°C.
Durante la plenaria di questa mattina, il presidente della COP28, Sultan Al Jaber, fornirà le sue indicazioni per l’accordo finale. Tuttavia, è evidente che persistono divergenze tra i partecipanti e sarà necessario raggiungere un consenso unanime attraverso il voto.
Il tema centrale di oggi è l’importanza dei giovani, considerando i rischi e gli impatti sproporzionati dei cambiamenti climatici sulle nuove generazioni. Si auspica che i giovani abbiano un impatto significativo sui risultati della COP28. Majid Al Suwaidi, direttore generale della conferenza, ha reso conto dei risultati della prima settimana e ha sottolineato l’importanza cruciale della partecipazione dei giovani per rendere questa COP un momento di svolta. “Abbiamo bisogno del vostro contributo in questo negoziato,” ha esortato.
La giornata prevede anche un “Climate strike” organizzato dai giovani di Fridays for Future, il movimento nato in seguito alle proteste dell’attivista svedese Greta Thumberg. I giovani manifestanti chiedono “giustizia climatica”, riconoscendo che questa non può essere separata dai diritti umani, e sottolineano la necessità di abbandonare le fonti fossili.