In una prospettiva futura che si profila incerta per i social media, emerge da uno studio condotto da Gartner, autorevole società di ricerca tecnologica con sede negli Stati Uniti, un segnale di allarme: la possibilità di una significativa perdita di utenti entro il 2025. I risultati di un approfondito sondaggio del 2023, che ha coinvolto ben 263 utenti, non solo confermano questa inquietante proiezione, ma mettono in luce un dato ancor più rilevante: il 53% degli intervistati ha manifestato un chiaro deterioramento della qualità dei social network nel corso degli ultimi anni. Un campanello d’allarme che suggerisce l’emergere di problematiche sempre più pressanti e la necessità di analizzare approfonditamente le cause di questo declino imminente.
Le cause del declino
Diverse ragioni emergono come cause principali di questo declino. In primo luogo, la diffusione sempre più diffusa della disinformazione sta minando la fiducia degli utenti nei contenuti online. Inoltre, la tossicità delle comunità online e la presenza di bot hanno contribuito a rendere l’ambiente sociale meno accogliente e autentico. Uno degli aspetti più rilevanti rivelati dallo studio è la crescente preoccupazione degli utenti riguardo all’impatto dell’intelligenza artificiale generativa sui social media. Il 70% degli intervistati teme che questa tecnologia possa deteriorare ulteriormente l’esperienza utente.
L’impatto del lockdown
Durante il periodo dei lockdown globali, i social media hanno svolto un ruolo cruciale nella vita quotidiana degli utenti di Internet. Con le restrizioni in atto, i social network sono diventati il principale mezzo di comunicazione, consentendo alle persone di mantenere i legami sociali, di lavorare da remoto e di accedere a informazioni cruciali. La dipendenza da questi canali è cresciuta in modo esponenziale, spingendo gli utenti a trascorrere più tempo online che mai.
Tuttavia, con la fine delle restrizioni, si è verificato un interessante cambiamento di tendenza, e l’uso dei social media è calato. Questo calo può essere attribuito, almeno in parte, alla consapevolezza acquisita dagli utenti durante il periodo di isolamento. La riflessione su abitudini digitali e l’eccessivo utilizzo dei social media durante il lockdown ha innescato un desiderio di riequilibrare le priorità e limitare l’impatto negativo sulla salute mentale.
In questo contesto, la percezione dell’uso eccessivo dei social media come una sorta di “scappatoia” durante i momenti difficili ha contribuito al declino dell’interesse per questi canali. Questa consapevolezza è diventata una causa significativa dietro la tendenza al ribasso, poiché gli utenti cercano una connessione più genuina e un equilibrio sano nella loro vita digitale post-lockdown. Questo cambiamento rappresenta un aspetto fondamentale da considerare nelle analisi sul declino proiettato dei social media entro il 2025.
Implicazioni per il marketing digitale
Emily Weiss, ricercatrice di Gartner, ha consigliato ai marketer di adattare le loro strategie alle nuove tendenze dei social network. Sebbene i social media rimangano un canale importante per il marketing, Weiss sottolinea che stanno perdendo appeal tra i consumatori, i quali stanno cercando attivamente di ridurne l’uso. Questo scenario presenta una sfida significativa per i professionisti del marketing digitale, che ora devono esplorare alternative e strategie innovative.
Calo nel tempo dedicato ai media
Un ulteriore studio condotto da GWI, società britannica di ricerca sui consumatori, ha evidenziato un lieve calo nel tempo dedicato ai media, sia tradizionali che digitali. Questa diminuzione sembra essere correlata a un cambiamento nei comportamenti degli utenti, che reagiscono alle variazioni nelle informazioni presenti sui social media. L’attenzione degli utenti si sta spostando verso altre forme di intrattenimento e informazione, mettendo in discussione il ruolo predominante dei social network.
I professionisti del marketing digitale devono adattarsi alle nuove tendenze, mentre gli utenti esplorano alternative e riconsiderano il loro rapporto con i social network.