Spazio e industria italiana: dalla partnership pubblico-privato alle nuove collaborazioni internazionali

L'Italia è stata la terza nazione al mondo ad avere un proprio satellite nello Spazio
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Oggi lo Spazio ha sempre più bisogno di partnership tra pubblico e privato: è quanto ha evidenziato Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana in occasione del convegno “Industria e start up per lo Spazio“, organizzato alla Camera dei Deputati dalla Fondazione Leonardo. “Da quel 15 dicembre 1964 quando l’Italia ha messo in orbita il suo primo satellite San Marco, c’è stato un cambio di paradigma nel mondo dello Spazio, allora guidato da pochi Paesi. Un approccio istituzionale che nel tempo è cambiato, oggi invece ha visto l’ingresso dei privati ed è necessario stipulare partnership pubblico-privato“.

Il presidente dell’ASI ha parlato anche dell’ecosistema spaziale industriale italiano composto da 300 aziende e 7000 addetti, nonché 70 nodi per la ricerca. “C’è un panorama aziendale caratterizzato da alcuni grandi player, come Leonardo e Thales Alenia spazio, ma anche una presenza massiccia di piccole e medie imprese e sempre più start up“.

Una legge in arrivo nel 2024, poi, permetterà di migliorare l’ecosistema imprenditoriale italiano e favorire nuove collaborazioni internazionali: è quanto ha evidenziato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenuto all’evento alla Camera dei Deputati. “Il prossimo anno sarà importante perché vedrà la definizione della legge Spazio. Una legge che ci consentirà di coltivare e rafforzare nuove collaborazioni internazionali, migliorare il nostro ecosistema imprenditoriale e diversificare le nostre partecipazioni“. Urso ha ricordato come l’Italia sia stata la terza nazione al mondo ad avere un proprio satellite nello Spazio e sottolineato l’importante ruolo che il nostro Paese ha in ambito internazionale e tra i maggiori contributori nell’Agenzia Spaziale Europea.

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