Studio sugli idrogeli: prospettive avanzate per terapie innovative

Lo studio si è concentrato sull'uso di un amminoacido chiamato Fmoc-pentafluoro-fenilalanina, che si trasforma efficacemente in un gel in acqua
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Gli idrogeli, materiali onnipresenti nella nostra vita quotidiana, sono al centro di una ricerca scientifica pubblicata come Hot paper sulla copertina della rinomata rivista internazionale Chemistry – A European Journal. Il lavoro, condotto dal SupraBioNanoLab presso il Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano, ha dimostrato come la combinazione di chimica supramolecolare e cristallografia possa essere utilizzata per progettare idrogeli con caratteristiche specifiche.

Lo studio si è concentrato sull’uso di un amminoacido chiamato Fmoc-pentafluoro-fenilalanina, che si trasforma efficacemente in un gel in acqua. I ricercatori hanno esaminato il comportamento di questa molecola in presenza di altre sostanze, comprese molecole bioattive come la vitamina B3, che stabiliscono forti interazioni attrattive con i suoi gruppi reattivi.

I risultati sperimentali hanno dimostrato che le interazioni tra l’amminoacido e le molecole partner sono identiche sia nella formazione di un complesso cristallino nello stato solido, sia nella creazione di un gel in un solvente acquoso. “La chiave della ricerca è stata la determinazione della struttura cristallina del complesso attraverso la diffrazione di raggi X, che ci ha permesso di prevedere le proprietà e la consistenza del gel risultante – spiega Valentina Dichiarante del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano – questo ci ha anche consentito di modulare il rilascio della molecola partner dal gel stesso“.

Questo traguardo scientifico apre nuove prospettive per il design selettivo e mirato degli idrogeli misti – aggiunge Pierangelo Metrangolo del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano – le interazioni supramolecolari tra i componenti in fase solida consentono di modulare la forza e la struttura del gel, creando una matrice ideale per il rilascio controllato di sostanze attive, con possibili applicazioni terapeutiche o cosmetiche“.

L’eccezionale importanza di questi risultati ha portato la rivista Chemistry – A European Journal a dedicare la copertina principale dell’edizione contenente l’articolo, insieme a un profilo dettagliato sugli autori del lavoro e la loro attività di ricerca. Questo riconoscimento sottolinea il contributo significativo che questa ricerca porta al campo emergente degli idrogeli e delle applicazioni biomediche.

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