A Milano il 2023 è stato il 2° anno più caldo di sempre, con una temperatura media di +16,8°C. È quanto emerge dalle rilevazioni della Fondazione OMD – Osservatorio Meteorologico Milano Duomo e in particolare della stazione meteorologica di Milano centro, situata presso la sede centrale dell’Università degli Studi di Milano. Il dato supera di 1,9°C il corrispondente valore del clino 1991-2020 (periodo di riferimento utilizzato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale per descrivere le condizioni climatiche di un determinato luogo) e di ben 3,1°C il clino 1961-1990, metro di paragone per gli studi sul cambiamento climatico. Dal 1897 (anno a partire dal quale sono disponibili i dati digitalizzati) a oggi solo il 2022 ha fatto registrare una temperatura media leggermente più elevata, ovvero 16,9°C. Le precipitazioni totali del 2023, 926.9 mm, sono state invece in linea con il clino 1991-2020 (936.3 mm), ma con importanti differenze tra un mese e l’altro. A esclusione di maggio, la cui temperatura media di 19,1°Cè stata pari a quella del clino 1991-2020 (ma comunque superiore a quella del trentennio 1961-1990), tutti gli altri mesi del 2023 sono risultati più caldi della norma. Dicembre, in particolare, è stato il più caldo di sempre, con una temperatura media di 7.7°C, mentre il dato relativo a ottobre, 18.7°C, è quello con il maggior scostamento dal periodo di riferimento (+ 3.8°C) e il secondo più elevato di sempre dopo quello del 2022. Particolarmente caldi sono stati anche gennaio e settembre. Nel corso dell’anno sono stati 66, contro i 54.8 del clino 1991-2020, i giorni con temperatura superiore ai 30°C (tra i quali uno il 23 maggio e due l’8 e il 9 ottobre). Di questi ben 12 – 5 a luglio e 7 ad agosto hanno superato i 35°C. Il 24 agosto è stato caratterizzato sia dalla massima assoluta dell’anno, 38,3°C, che dalla minima più alta mai registrata: ben 29,2°C. Le notti tropicali, in cui cioè la minima è rimasta superiore ai 20°C, sono state invece 73 (il dato di riferimento è di 52.3 episodi all’anno), distribuite tra il 9 giugno e il 18 settembre: in particolare tra il 9 e il 26 agosto se ne sono susseguite consecutivamente 18. Numerose sono state anche le ondate di calore che hanno interessato l’estate, la più lunga e persistente delle quali si è verificata tra il 18 e il 25 agosto. Tra il 19 e il 25 del mese la minima non è mai scesa sotto i 25.9°C e la massima sotto i 35.4°C. La minima assoluta, -1,2°C, è stata invece registrata il 10 febbraio. Nel complesso, i giorni di gelo, ovvero con temperatura minima inferiore allo zero, sono stati solo 3 (2 a febbraio e 1 a dicembre) contro un valore medio atteso di 17,6. Non vi sono stati invece giorni di ghiaccio, cioè con massima negativa: quella più bassa, pari a 4.4°C, è stata registrata il 19 gennaio.
Dalle rilevazioni della Fondazione OMD – Osservatorio Meteorologico Milano Duomo emerge inoltre che l’andamento delle precipitazioni nel corso del 2023 è stato altalenante: particolarmente asciutti sono risultati i mesi tra gennaio e aprile, ai quali si aggiunge dicembre, mentre da maggio ad agosto i valori sono stati superiori alla media. Il cumulato totale di luglio, in particolare, è stato più del doppio di quello del clino 1991-2020: 160,9 contro 73,2 mm. A febbraio, invece, si sono registrati solo 5,2 mm di pioggia. I giorni di pioggia, in cui cioè si è registrato un cumulato di almeno 1 mm, sono stati 76, in linea con la media clino 1991-2020 (79,2): il più piovoso è stato il 15 settembre con 61.4 mm caduti in poche ore. Nel corso dell’anno si è avuta un’alternanza tra lunghi periodi siccitosi ed episodi piovosi: tra gennaio e febbraio si sono per esempio susseguiti 35 giorni senza precipitazioni. Sul cumulato dei mesi estivi hanno influito i forti fenomeni temporaleschi, numerosi soprattutto a luglio; da segnalare anche due importanti temporali a fine ottobre, in particolare quello del 31, che ha creato parecchi disagi in alcune zone di Milano. 4 invece gli episodi grandinigeni dell’anno, caratterizzati a volte da chicchi di grossa dimensione: 3 a luglio (particolarmente intensa nella notte del 5) e 1 a settembre. Non ci sono invece stati, per il secondo anno consecutivo, accumuli nevosi misurabili, ma solo pioggia mista a neve durante la mattina del 19 gennaio. Da segnalare infine la raffica di vento più forte (19 m/s) registrata nella notte tra il 24 e il 25 luglio, durante l’intenso fenomeno temporalesco che ha causato numerosi danni in città.
I dati rilevati dalle 9 stazioni che la Fondazione OMD gestisce sul territorio di Milano confermano la presenza anche nel 2023 di differenze meteorologiche importanti tra un’area e l’altra della città. Tra le cause c’è sicuramente il fenomeno dell’isola di calore, che determina temperature più alte nelle aree più urbanizzate rispetto a quelle periferiche. A livello di temperatura media annua, Milano Centro si conferma la zona più calda, mentre San Siro con 16°C è la “più fredda”. Il valore massimo più elevato, 38,6°C, si è registrato a Bovisa il 24 agosto, giornata nel corso della quale tutte le stazioni hanno raggiunto o superato i 37°Ce quella di Bocconi ha rilevato la minima più elevata (29,3°C). Numerosi ovunque i giorni con temperatura massima superiore ai 35°C, dagli 8 di Città Studi ai 13 di Milano Sud. Quella del Centro è anche la stazione con il record di notti tropicali (73), in generale più numerose nelle zone centrali, mentre in quelle più periferiche di Forze Armate e San Siro sono state “solo” 58. La minima assoluta è stata registrata il 10 febbraio a Milano Sud (-3,9°C), stazione che ha rilevato anche il maggior numero di giornate di gelo: 10 contro le 2 di Sarpi e Città Studi. Notevoli anche i dati che riguardano l’Humidex orario, l’indice biometeorologico che stima il discomfort umano in presenza di condizioni atmosferiche caratterizzate da alte temperature ed elevata umidità. Nel corso dell’estate 2023 il valore 40°C, associato a una situazione di grande disagio e pericolo, è stato raggiunto o superato in numerosi episodi in tutte le stazioni e in particolare per 97 volte (distribuite su 14 giornate) a Milano Sud, dove nel tardo pomeriggio del 19 luglio si è registrato anche il valore più elevato di Humidex (44,6°C). Per quanto riguarda invece le precipitazioni, le differenze tra le diverse zone della città sono state influenzate anche dal fatto che i fenomeni temporaleschi tendono a essere molto localizzati. L’area più siccitosa è risultata Città Studi, con un quantitativo di pioggia inferiore agli 800 mm, mentre quella più piovosa è Bovisa (1030.6 mm totali), stazione a cui spetta anche il record del valore più elevato cumulato in un solo giorno: 71.5 mm di pioggia, caduti tra la notte e le prime ore del mattino del 15 settembre. Tra gennaio e febbraio in tutte le zone sono stati registrati almeno 35 giorni consecutivi senza precipitazioni tra gennaio e febbraio, con un massimo di 39 a Milano Forze Armate.