Anche le piante hanno il cancro, ma nasce da agenti esterni

Un esempio affascinante è rappresentato dalle vespe del castagno, in grado di provocare una crescita anormale nelle foglie o nei germogli delle ghiande delle querce
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Le piante, con la loro quiete apparente e il loro immutabile stato, celano un mondo di misteri e fenomeni intriganti che sfidano la nostra comprensione. Un interrogativo che ha catturato l’attenzione degli scienziati per lungo tempo è se le piante possano ammalarsi di cancro. La risposta è sì, ma la complessità di questa affermazione rivela una serie di sfumature che distinguono il cancro vegetale da quello che affligge gli animali.

Lo studio di Louise Gathercole

Louise Gathercole, esperta e coordinatrice del Centre for Forest Protection nel Regno Unito, si imbarca con noi in un viaggio emozionante alla scoperta delle malattie delle piante, svelando aspetti affascinanti e poco conosciuti.

Le piante, simili agli animali, possono essere soggette a malattie con impatti significativi, come dimostrato dalla storica carestia irlandese delle patate. Nel regno arboreo, malattie fungine come la grafiosi dell’olmo e il disseccamento del frassino hanno plasmato profondamente il paesaggio, creando una sinfonia di cambiamenti e adattamenti.

Tuttavia, quando si parla di cancro vegetale, la situazione si complica. Le piante possono sì ammalarsi di cancro, ma le cause di questa malattia sono molteplici e talvolta elusive. Infezioni batteriche, viroidi, virus e funghi sono solo alcune delle forze che possono indurre le cellule vegetali a una crescita incontrollata e anomala. In alcuni casi, la causa precisa di tale crescita rimane avvolta nel mistero.

Le vespe del castagno e le querce

Un esempio affascinante è rappresentato dalle vespe del castagno, in grado di provocare una crescita anormale nelle foglie o nei germogli delle ghiande delle querce. Benché queste formazioni non danneggino gli alberi, sono simili a tumori, svelando un lato poco conosciuto della relazione tra insetti e piante. Altre malattie, invece, portano alla proliferazione di cellule in modo simile al cancro, formando tumori o escrescenze legnose che sfidano la nostra percezione della vegetazione.

La distinzione fondamentale tra il cancro nelle piante e negli animali risiede nella mobilità delle cellule. Nelle piante, non si verifica un cancro secondario poiché le cellule non si spostano in altre parti della pianta. Tuttavia, il patogeno stesso può diffondersi, infettando nuove aree e contribuendo alla complessità delle malattie vegetali.

A differenza dei tumori animali, spesso causati da malfunzionamenti spontanei nella replicazione del DNA o nel sistema di controllo delle cellule, i tumori delle piante sono generalmente innescati da agenti esterni come batteri o funghi. Questo sottolinea la delicatezza dell’equilibrio tra le piante e il loro ambiente, in cui interazioni complesse possono scatenare risposte sorprendenti.

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