Il direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea, Josef Aschbacher, ha confermato la partecipazione di astronauti europei a 3 missioni nel quadro del programma Artemis della NASA, finalizzato al ritorno dell’uomo sulla Luna. Questa dichiarazione è giunta durante la conferenza stampa di inizio anno, poco dopo l’annuncio degli Stati Uniti riguardo allo slittamento delle missioni Artemis II e III. Aschbacher ha sottolineato l’eccellente collaborazione in corso con la NASA e ha ribadito l’impegno europeo nel mettere astronauti sulla Luna in conformità con l’accordo siglato.
Ha precisato che gli astronauti europei non atterreranno direttamente sulla superficie lunare, ma parteciperanno alla missione Artemis IV, che li porterà a bordo della stazione spaziale Gateway in orbita lunare. Questa missione, confermata dalla NASA per il 2028 e priva di ritardi, rappresenta un passo significativo nel percorso di esplorazione lunare.
Riguardo allo slittamento delle missioni Artemis II e III, l’ESA ha ufficialmente dichiarato di condividere con la NASA la preoccupazione principale per la sicurezza dell’equipaggio. L’agenzia europea intende sostenere gli sforzi dei partner americani per garantire la massima solidità possibile alle missioni ritardate. Importante sottolineare che questo rinvio non è correlato al modulo di servizio europeo (European Service Module) della capsula Orion, le cui prestazioni hanno superato le aspettative durante la missione Artemis I. La dichiarazione enfatizza la volontà dell’ESA di mantenere una stretta collaborazione con la NASA nell’affrontare le sfide e nell’assicurare il successo delle missioni future nel quadro dell’esplorazione spaziale congiunta.