L’anticiclone stravolge le temperature di questo fine gennaio in Italia. Oggi, sabato 27 gennaio, infatti, al Centro-Nord si registra un caldo tardo primaverile, con picchi diffusi di +21°C in Piemonte, Lombardia e Liguria e persino di +22-23°C nel nord della Lombardia, tra Varesotto, Comasco e Lecchese. Sono valori davvero clamorosi non solo per l’entità in questo periodo dell’anno ma soprattutto per l’estensione dell’area interessata. Non si tratta, infatti, di fenomeni localizzati nelle vallate per il Foehn o fenomeni locali come nei giorni scorsi, ma tutto il Nord Italia sta vivendo uno scenario da fine maggio. Fa caldo anche al Nord-Est, anche se meno rispetto al settore occidentale.
Super caldo per il periodo anche sull’Appennino emiliano-romagnolo con picchi di +19-20°C; valori diffusi di +18°C in Umbria.
Ecco le temperature massime più rilevanti di oggi al Centro-Nord:
- +23°C a Bregnano
- +22°C a Como, Erba, Monguzzo, Veniano, Caslino al Piano, Merone, Campomorone
- +21°C ad Avigliana, Varallo Pombia, Cameri, Legnano, Besnate, Mozzate, Venegono, Perego, Oggiono, Villa Guardia, Verzago, Cadibona
- +20°C a Lecco, Novate Mezzola, Mignanego, Montoggio, Lozzolo, Armeno, Bobbio, Ponte dell’Olio, Piazza al Serchio
- +19°C a Torino, Vercelli, Borgomanero, Paruzzaro, Momo, Treiso, Belvedere Langhe, Varese, Chiavenna, Pontremoli, Bedonia, Varsi, Posso di Castrignano, Cedogno, Camporella, Perugia, Bastia Umbra, Petrignano, Umbertide, Fontignano
- +18°C a Bolzano, Asti, Cuneo, Novara, Biella, Susa Pietrastretta, Cellio, Morozzo, Castellinaldo, Imperia, Siena, Orvieto
- +17°C a Trento, Ronchi dei Legionari, Firenze, Prato, Arezzo, Cascia
- +16°C a Genova, Palmanova, Bertiolo, Bressanone, Agordo, Pisa, Empoli
- +15°C a Udine, Pordenone.
Pieno inverno in pianura, a pochi chilometri di distanza
Come già successo nei giorni scorsi, ci pensa l’orografia della Pianura Padana a ricordarci che siamo in inverno. Tra gli effetti dell’anticiclone nella stagione fredda, infatti, abbiamo anche la formazione della nebbia, che permette di tenere basse le temperature in Pianura Padana. Come dimostrano le immagini satellitari a corredo dell’articolo, un mare di nebbia copre parte di Veneto, Emilia Romagna e Lombardia. È così che entro pochi chilometri, si passa da massime di +20-21°C a massime di appena +4-5°C. Segnaliamo, ad esempio: +3°C a Lendinara, +4°C a Ferrara, Rovigo, Villafranca di Verona, Castelnovo Bariano, +5°C a Venezia, Verona, Padova.
Come si forma la nebbia in Pianura Padana?
La formazione della nebbia in Pianura Padana è un fenomeno meteorologico comune e ben studiato che dipende da condizioni specifiche dell’area. In questa regione, la nebbia si forma principalmente attraverso il seguente meccanismo:
- Condizioni geografiche: la Pianura Padana è una vasta area pianeggiante, circondata da catene montuose, come le Alpi e gli Appennini. Queste montagne impediscono il flusso d’aria e fungono da barriera, contribuendo all’accumulo di aria fredda e umida nella pianura;
- Alta umidità: l’umidità in Pianura Padana è spesso elevata, grazie alla presenza di fiumi, laghi e canali d’irrigazione. Questa umidità fornisce l’apporto necessario per la formazione della nebbia;
- Raffreddamento notturno: durante la notte, il terreno e l’aria superficiale si raffreddano a causa della radiazione termica. Questo raffreddamento notturno abbassa la temperatura dell’aria vicino al suolo;
- Inversione termica: spesso, l’aria più fredda tende ad accumularsi vicino al suolo, creando una condizione nota come “inversione termica”. Questa inversione fa sì che l’aria fredda e umida resti bloccata in basso, mentre l’aria più calda si trova sopra;
- Formazione di nebbia: con il raffreddamento notturno e l’inversione termica, l’aria vicino al suolo raggiunge la saturazione dell’umidità, il che significa che l’umidità relativa è molto alta. Quando l’aria è sufficientemente raffreddata al di sotto del punto di rugiada, si verifica la condensazione dell’umidità, formando le gocce d’acqua che compongono la nebbia;
- Persistenza: le condizioni di inversione termica e alta umidità possono durare per diverse ore, se non giorni, mantenendo la nebbia in Pianura Padana fino a quando non avvengono cambiamenti significativi nelle condizioni atmosferiche, come un aumento della temperatura o un aumento del vento.
Questo meccanismo di formazione della nebbia in Pianura Padana è particolarmente frequente durante l’autunno e l’inverno, quando le notti sono più lunghe e le temperature più basse. La Pianura Padana è nota per le sue condizioni di nebbia, che possono avere un impatto significativo sulla visibilità e sulle operazioni di trasporto nella regione.
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