Fa sempre più freddo nella Penisola Scandinava: le temperature stamani sono piombate sotto i -40°C per il terzo giorno consecutivo, su un’area molto più vasta rispetto ai giorni precedenti. In Finlandia è stato battuto un importante record storico: all’Aeroporto di Enontekiö, ha temperatura minima è scesa a -42,4°C alle 07:21 di stamani, registrando il valore più basso in assoluto nel Paese dal 2006 (18 anni fa).
Tra i valori più bassi di oggi, da segnalare -43,2°C a Kvikkjokk-Årrenjarka (Svezia), -42,9°C a Karesuando (Svezia), -42,7°C a Jäckvik & Naimakka (Svezia), -42,5°C a Nikkaluokta (Svezia) e -41,8°C a Kautokeino (Norvegia).
Proprio a causa di queste temperature glaciali, i consumi elettrici sono ai massimi da almeno otto anni. Come possiamo vedere dal grafico di seguito, l’energia nucleare fornisce lo zoccolo di produzione costante fondamentale per l’approvvigionamento del Paese. Senza il nucleare, milioni di persone morirebbero letteralmente dal freddo. La produzione eolica, invece, è vicinissima allo zero.
La linea azzurra in alto nel grafico è il profilo della domanda, cioè la quantità di energia richiesta in rete nel tempo, cioè istante per istante. Da oltre dieci giorni, quindi, in Finlandia si produce molta meno energia di quella necessaria: il gap al momento è coperto dall’import, ma l’operatore di rete ha chiesto di ridurre i consumi del pomeriggio/sera perché i picchi potrebbero essere a rischio di non essere coperti. E questo nonostante il reattore nucleare Olkiluoto3, tanto discusso, sia in funzione. Senza il nucleare, il Paese sarebbe letteralmente spacciato.