Forse non tutto è perduto per il lander lunare Peregrine di Astrobotic. Lunedì 8 gennaio, subito dopo il lancio del primo volo in assoluto del nuovo razzo Vulcan Centaur della United Launch Alliance, il lander ha riscontrato un’anomalia dovuta a una valvola bloccata nel suo sistema di propulsione, danneggiando il veicolo spaziale e causando una significativa perdita di propellente. Il giorno successivo l’azienda ha annunciato che un atterraggio morbido sulla Luna sarebbe stato impossibile alla luce di questi problemi.
Buone notizie
Ieri, Astrobotic ha pubblicato un nuovo aggiornamento, indicando che, nonostante l’anomalia del sistema di propulsione, ci sono alcune buone notizie. Peregrine è stato in grado di attivare i suoi payload – quelli che richiedono energia – e di stabilire connessioni con le squadre di terra utilizzando le antenne di comunicazione del Deep Space Network (DSN) della NASA. “Mentre Peregrine emerge da un blackout pianificato delle comunicazioni con il network di terra DSN della NASA, siamo lieti di annunciare che gli sforzi del team per raccogliere dati sul payload sono stati fruttuosi,” ha spiegato Astrobotic. “Abbiamo ricevuto con successo dati da tutti i 9 payload progettati per comunicare con il lander. Tutti i 10 payload che richiedono energia l’hanno ricevuta, mentre i restanti 10 a bordo del veicolo spaziale sono passivi“.
Non è chiaro se qualcuno di questi payload sarà in grado di completare la missione per la quale è stato progettato, ma l’aggiornamento di Astrobotic è relativamente ottimista. “Questi payload sono stati ora in grado di dimostrare la capacità operativa nello Spazio, e i team addetti ai payload stanno ora analizzando l’impatto di questo sviluppo. Siamo orgogliosi del team di missione per aver raggiunto questa incredibile impresa in circostanze così difficili“.
Ad accompagnare l’aggiornamento una fotografia scattata da Peregrine (immagine in alto) in cui si possono vedere le ruote del minuscolo rover lunare Iris, costruito dalla Carnegie Mellon University.
I payload attivati a bordo di Peregrine
L’aggiornamento include anche un elenco dei payload che hanno ricevuto energia: il rover Iris (che ha inviato il messaggio “Hello, Earth”); i micro-robot COLMENA costruiti dal Laboratory of Special Instruments (LINX) dell’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM); il rilevatore di radiazioni M-42 costruito dal Centro Aerospaziale Tedesco (DLR); 5 strumenti scientifici progettati dai laboratori della NASA; il sensore Optical Precision Autonomous Landing di Astrobotic; Lunar Dream Time Capsule di Pocari Sweat, una lattina di bibita contenente messaggi scritti a mano da persone di tutto il mondo che sono stati incisi al laser su piastre di titanio.
Il programma CLPS
Il lancio di Peregrine ha dato il via al programma CLPS (Commercial Lunar Payloads Services) della NASA, che mira ad accelerare la scienza lunare con contratti con privati per trasportare payload sulla superficie lunare. Poiché molti di questi veicoli spaziali e lander privati sono nuovi e non testati, la leadership della NASA ha accettato i rischi connessi a queste missioni.
“Ogni successo e ogni battuta d’arresto sono opportunità per imparare e crescere,” ha affermato Joel Kearns, deputy associate administrator for exploration presso lo Science Mission Directorate della NASA. “Utilizzeremo questa lezione per promuovere i nostri sforzi per far avanzare la scienza, l’esplorazione e lo sviluppo commerciale della Luna“.
Il prossimo lancio CLPS è previsto per metà febbraio, quando il lander Nova-C costruito da Intuitive Machines decollerà a bordo di un razzo Falcon 9 SpaceX con l’obiettivo di raggiungere la Luna.