Il governo australiano destinerà 22 milioni di dollari australiani (14 milioni di dollari USA cioè poco meno di 13 milioni di euro) alla ricerca sulle terre rare e sui minerali critici nel tentativo di diventare un “fornitore globale di energia pulita“, ha detto il ministro delle Risorse di Canberra, secondo quanto riporta Nikkei Asia. “Il percorso verso lo zero netto di emissioni entro il 2050 passa attraverso il settore delle risorse australiano“, ha affermato Madeleine King. “La nuova ricerca aiuterà l’Australia a sviluppare ulteriormente i processi relativi ai minerali critici e alle terre rare e incoraggerà la lavorazione a valle per produrre componenti per tecnologie pulite“. Tali tecnologie includono veicoli elettrici, batterie e turbine eoliche.
Il pacchetto fa parte di un’iniziativa multimiliardaria, sostenuta dal governo australiano, che ha due obiettivi: ritagliarsi un posto nelle catene di approvvigionamento globali che alimentano la transizione energetica verde e ridurre la dipendenza dalla Cina, un importante fornitore e principale fornitore di energia. processore e raffinatore dei metalli vitali. L’annuncio arriva settimane dopo che la Cina ha rafforzato i controlli sulle esportazioni delle tecnologie utilizzate per trasformare le terre rare in magneti permanenti, un componente fondamentale dei motori dei veicoli elettrici e delle turbine eoliche.