Axiom Space è pronta per il terzo lancio privato di astronauti verso l’ultima frontiera. La missione Ax-3 trasporterà un equipaggio interamente europeo composto da 4 persone che per circa 2 settimane condurranno ricerche a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il quartetto include il comandante della missione Ax-3 ed ex astronauta della NASA Michael López-Alegría, lo specialista di missione italiano Walter Villadei, il (futuro) primo astronauta della Turchia, Alper Gezeravcı, e l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) Marcus Wandt.
L’equipaggio Ax-3 partirà con un razzo Falcon 9 SpaceX dal Kennedy Space Center della NASA, in Florida, alle 23:11 ora italiana del 17 gennaio. Dopo circa 36 ore a bordo della capsula Crew Dragon, l’equipaggio si aggancerà alla ISS, se andrà come previsto.
L’equipaggio di Ax-3 dovrebbe trascorrere 14 giorni a bordo della ISS. Salvo ritardi meteorologici, come quelli che hanno prolungato il rientro di Ax-1, Ax-3 dovrebbe rientrare con la Crew Dragon, ammarando nell’oceano al largo della costa della Florida.
L’Italia torna sulla ISS, chi è Walter Villadei
Non è la prima volta nello Spazio per il Colonnello dell’Aeronautica Militare italiana Walter Villadei. La sua esperienza comprende una vasta esperienza di volo militare con, nonché incarichi nel settore spaziale, che lo hanno portato a Star City, in Russia, a lavorare con l’agenzia spaziale russa (Roscosmos) come ingegnere di volo Soyuz. Attualmente, Villadei lavora come responsabile dell’ufficio rappresentativo dell’Aeronautica negli Stati Uniti, supervisionando le iniziative di volo spaziale commerciale.
Villadei è stato membro della prima missione suborbitale scientifica italiana, “Virtute-1“, che ha preso il volo con Virgin Galactic a giugno 2023.
La missione Ax-3 sarà un banco di prova per l’Italia, secondo Villadei. “Il nostro Paese, in passato, ha avuto un ruolo fondamentale nella costruzione della ISS, ma oggi siamo ad un punto di svolta: i privati iniziano a entrare da protagonisti, basta guardare a Space X, e sta cominciando a svilupparsi un’economia lunare,” ha affermato il Colonnello. “In questo panorama, l’Italia può e deve mantenere una presenza forte e non può farlo senza l’industria. Da questo punto di vista la missione è un po’ un banco di prova: il suo scopo principale, oltre a quello scientifico, sarà quello di testimoniare che l’Italia ha avuto la giusta intuizione e può giocare un ruolo da protagonista“.
“Gli ultimi 10 mesi sono stati caratterizzati da un addestramento molto intenso e da qualche mese ancora più serrato, in modo da essere pronti non solo dal punto di vista fisico ma anche in relazione alle procedure, le manovre e gli esperimenti che dovremo svolgere una volta raggiunta la ISS,” ha raccontato Villadei. “Noi saremo già a bordo della navetta oltre due ore prima del momento del lancio, per controllare che tutto funzioni correttamente. La parte iniziale del volo, che dura in tutto 36 ore, è gestita più in maniera automatica, quando la capsula entrerà in orbita prenderà vita e quindi pilota e comandante hanno un ruolo più attivo man mano che ci si avvicina alla Stazione Spaziale“.