Una cappa di smog soffoca New Delhi. La qualità dell’aria si è ulteriormente deteriorata nella capitale dell’India, con gli inquinanti che raggiungono livelli 50 volte superiori a quelli considerati accettabili, secondo agli standard internazionali. In questa situazione, è stata convocata una riunione d’emergenza da parte delle autorità, che hanno approvato un piano di azione “immediato” per ridurre l’inquinamento atmosferico.
La riunione, si legge in una nota, è stata convocata dalla Commissione di Delhi per la gestione della qualità dell’aria “in considerazione dell’improvviso deterioramento della qualità dell’aria a Delhi verificatosi la scorsa notte”. L’indice della qualità dell’aria (AIQ) della metropoli da 28 milioni di abitanti si è attestato a 744 alla mezzanotte di ieri, un livello considerato molto pericoloso per la salute, 50 volte superiore al limite raccomandato dall’OMS, secondo i dati del Central Board of Pollution Control (CPCB) e dell’agenzia indipendente osservatore AQI India.
Il picco, secondo la commissione, è stato determinato da condizioni climatiche particolarmente sfavorevoli: la scarsa ventilazione, l’umidità e la nebbia, l’aumento delle combustioni per il riscaldamento (le temperature sono molto rigide, di notte pochi gradi sopra lo zero) e i fuochi a cielo aperto, accesi per riscaldarsi da chi lavora nelle strade come gli ambulanti e gli autisti.
Il piano prevede, fra le altre cose, l’irrorazione di acqua per abbattere le polveri sottili, il blocco dell’attività mineraria e delle attività private di costruzione e demolizione; raccomanda, inoltre, la riduzione del traffico di veicoli non elettrici.