L’odissea lunare di Peregrine: il lander sfida le aspettative nello Spazio profondo

I team di missione continuano a lavorare per estendere la vita operativa di Peregrine
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Il modulo lunare Peregrine di Astrobotic continua a procrastinare il suo inevitabile destino. Il lander ha subito una grave perdita di propellente, apparentemente causata da una rottura del serbatoio di ossidante, poco dopo essersi separato dal razzo Vulcan Centaur lo scorso 8 gennaio. L’anomalia impedirà alla sonda di realizzare il suo obiettivo principale, cioè uno storico atterraggio lunare, ma i membri del team di missione non stanno gettando la spugna. Infatti, sono riusciti ad alimentare i 10 payload di Peregrine che richiedono energia, e i 9 progettati per comunicare con il modulo lunare lo hanno fatto (Peregrine trasporta un totale di 20 payload, ma 10 sono passivi).

“Crescente ottimismo”

I team continuano a lavorare per estendere la vita operativa di Peregrine, uno sforzo che ha incontrato un notevole successo. Poco dopo la perdita, ad esempio, Astrobotic ha stimato che Peregrine aveva circa 40 ore di propellente rimasto. Quel termine è passato da tempo. Nell’ultimo aggiornamento, Astrobotic ha dichiarato che il modulo lunare ha abbastanza carburante per operare per altre 52 ore circa, “e c’è un crescente ottimismo per cui Peregrine potrebbe sopravvivere molto più a lungo rispetto alla stima attuale“.

Come indicano questi numeri, il tasso di perdita di propellente ha rallentato più di quanto il team avesse previsto. “Un rallentamento del tasso di perdita è previsto man mano che la pressione diminuisce, ma potrebbe esserci qualche cambiamento nella dimensione della rottura del sistema di propulsione man mano che la pressione diminuisce o qualche altro fattore che rende difficile prevederlo,” ha spiegato Astrobotic, riferendo inoltre che Peregrine si trova a 362mila km dalla Terra, o circa il 94% della distanza dal nostro pianeta alla Luna.

Peregrine e il Commercial Lunar Payloads Services

Cinque dei payload di Peregrine appartengono alla NASA, in virtù del programma Commercial Lunar Payloads Services (CLPS) dell’agenzia. Il CLPS mira a raccogliere una dati scientifici lunari sfruttando le emergenti capacità dei privati. L’agenzia spera che questi dati contribuiranno a preparare il terreno per il suo ritorno sulla Luna con equipaggio, tramite il programma Artemis.

Peregrine è stato il primo modulo lunare affiliato al CLPS a decollare, ma un altro lo farà a breve. Il modulo lunare Nova-C, costruito da Intuitive Machines, verrà lanciato con un Falcon 9 SpaceX a febbraio.

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