Ieri, 20 gennaio, l’astronomo ungherese Krisztián Sárneczky ha scoperto un nuovo asteroide: l’osservazione è avvenuta presso la stazione Piszkéstető dell’Osservatorio Konkoly sui monti Mátra, in Ungheria. Tre ore dopo il sasso spaziale ha colpito la Terra, disintegrandosi nei cieli di Berlino, alle 01:33 di oggi, 21 gennaio. Si ritiene che la roccia spaziale larga un metro, denominata ufficialmente 2024 BX1, sia stata completamente distrutta nell’ingresso in atmosfera.
2024 BX 1 è l’8° asteroide scoperto prima dell’impatto con la Terra, ed è la 3ª scoperta di Sárneczky di un asteroide che ha impattato con il nostro pianeta. 2024 BX 1 era un asteroide Near-Earth su un’orbita di tipo Apollo.
#Asteroid 2024 BX1 was first discovered by @sarneczky at Piszkéstető Station in Hungary about 3 hours before it burned up over Germany. Shortly after, multiple observatories in Europe contributed over 180 observations of this asteroid. pic.twitter.com/Gf4THC1Lkw
— Tony Dunn (@tony873004) January 21, 2024
Anche l’astronomo italiano Luca Buzzi è riuscito a fotografare il sasso spaziale poco prima che ci colpisse: ecco l’immagine.
Cos’è un asteroide
Un asteroide è un piccolo corpo celeste roccioso o metallico che orbita intorno al Sole, principalmente situato nella fascia di asteroidi tra Marte e Giove. Questi oggetti variano in dimensioni da pochi metri a centinaia di km di diametro. Gli asteroidi “near-Earth” sono quelli il cui perielio (punto più vicino al Sole) li porta a una distanza entro 1,3 unità astronomiche dalla Terra. Questi asteroidi hanno potenzialmente orbite che li avvicinano alla nostra pianeta, creando un interesse scientifico e, in alcuni casi, preoccupazione per possibili impatti.
Gli asteroidi “Apollo” sono una categoria specifica di near-Earth asteroid con orbite caratterizzate da una grande eccentricità, portandoli a incrociare l’orbita terrestre. Questi asteroidi sono monitorati attentamente poiché presentano un potenziale rischio di impatto con la Terra. Tuttavia, la maggior parte di essi è ben studiata, e le probabilità di collisione sono basse.
Gli scienziati dedicano risorse significative allo studio e al monitoraggio degli asteroidi near-Earth e Apollo per comprendere meglio la loro natura, traiettorie orbitali e per sviluppare strategie per mitigare eventuali minacce future di impatto cosmico sulla Terra.