Importanti novità sul Ponte sullo Stretto grazie all’aggiornamento del progetto definitivo del 2011: gli esperti hanno effettuato tutti gli studi necessari, analizzato le nuove conoscenze, tecnologie e normative e presentato l’aggiornamento progettuale che adesso – è questione di giorni – verrà approvato dalla Società Stretto di Messina. Un passaggio storico e determinante per consentire l’avvio dei lavori nell’estate 2024, cioè ormai entro pochi mesi.
I lavori tecnici sono iniziati la scorsa estate: il 6 giugno, non appena insediato il CdA della Società Stretto di Messina, l’amministratore delegato Pietro Ciucci ha – come primo atto – dato ordine al contraente generale (Eurolink) di riattivarsi e produrre una relazione di aggiornamento del progetto definitivo.Eurolink, il contraente generale del Ponte dello Stretto capitanato da WeBuild, si è subito attivato e con il coinvolgimento di centinaia di professionisti di altissimo livello, compresi coloro che avevano già realizzato il progetto definitivo più di dieci anni fa, e ha lavorato per quattro mesi producendo la Relazione del Progettista. Questa relazione è stata consegnata alla Società Stretto di Messina il 30 settembre 2023, dopo un intenso lavoro di confronto.
Dopo il 30 settembre è iniziato il lavoro della Società Stretto di Messina con tutti i componenti del sistema: si tratta del Project Management Consulting (la statunitense Parsons, che ha svolto un controllo tecnico indipendente sull’intera progettazione del Ponte con mezzi, strumenti e tecnologie autonome rispetto al Contraente Generale, monitorando e verificando tutte le variabili dei processi gestionali e delle tecniche progettuali, per assicurare il rispetto dei livelli di qualità, dei tempi e dei costi previsti); il comitato scientifico della Stretto di Messina, l’expert panel (un altro organo a supporto della Stretto di Messina per le attività di Alta Sorveglianza, che ha elaborato un rapporto valutativo sui contenuti del Progetto in merito a tematiche specifiche quali aeroelastica, sismica, geotecnica e ambiente). Al lavoro ci sono oltre 60 specialisti provenienti da Anas, Rfi e FS che, ognuno per le proprie competenze, stanno lavorando per verificare la fattibilità dell’aggiornamento del progetto definitivo, che significa anche realizzare l’Esecutivo. L’ok è atteso la prossima settimana: tra pochi giorni, quindi, anche l’aggiornamento del progetto definitivo sarà confermato.
L’aggiornamento del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto
Il livello di approfondimento del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto è così elevato che si tratta, in sostanza, già di un esecutivo. La relazione di aggiornamento del progettista è da accogliere nel progetto esecutivo: per questo i lavori potranno partire già quest’estate, tra pochi mesi. Le modifiche previste rispetto al progetto del 2011 sono davvero molto poche: ad esempio, le nuove normative di sicurezza prevedono che le gallerie ferroviarie abbiano dei “cuniculi” sul tetto dei tunnel che arrivino fino all’aria aperta, quindi questa è una novità che riguarda le opere a terra e che dovrà essere aggiornata in quanto non era prevista nel 2011. E’ uno dei pochi adeguamenti necessari rispetto alle normative tecniche. Poi c’è anche un aggiornamento del rischio sismico, perchè sono state utilizzate le carte aggiornate al 2023 del piano geo sismico tettonico e gli esperti hanno proposto di elevare a magnitudo 7.5 la resistenza del Ponte, rispetto al precedente 7.1, con soluzioni innovative che elevassero la capacità di resistenza anche a sismi molto più forti di quelli che si sono mai verificati nella zona dello Stretto.
L’eccezionalità del progetto del Ponte: così il Messina Style viene utilizzato in tutto il mondo
Spesso si dice erroneamente che quello del Ponte sarebbe un progetto definitivo “vecchio”, soltanto perchè risale a 12 anni fa. E invece il progetto definitivo del ponte approvato nel 2011 rappresenta i massimi standard di ingegneria a livello internazionale. Infatti tutti i ponti sospesi a grande luce realizzati nel mondo oggi si rifanno al Messina Style, compreso il recentissimo ponte sullo stretto dei Dardanelli, il Çanakkale Bridge, inaugurato il 18 marzo 2022 con una campata unica centrale di 2.023 metri di lunghezza. La stragrande maggioranza dei ponti a grande luce realizzati, in corso di realizzazione e di prossima costruzione in tutto il mondo, prendono esempio dagli studi e dalle caratteristiche tecniche del ponte sullo Stretto di Messina. Infatti, a partire dal progetto di Massima del 1992, elaborato dalla società Stretto di Messina, la concezione e i risultati raggiunti per il ponte sullo Stretto di Messina sono stati resi noti in ambiente internazionale suscitando un enorme interesse e molte iniziative di studi che si sono trasformate in realizzazioni nei decenni successivi. Quel progetto del 1992 non era all’avanguardia, ma molto di più: gli ingegneri che l’hanno realizzato hanno avuto alcune idee geniali come le invenzioni del triplice cassone e del profilo alare, che hanno consentito di superare le colonne d’ercole dei mille metri come limite di lunghezza dei ponti a campata unica, e oggi consentono a tutto il mondo di realizzare ponti così straordinari.
Il progetto di Massima del 1992, che trenta anni fa delineava un possibile futuro e del quale non esistevano applicazioni, è oggi del tutto attuale e sta iniziando solo in questi anni a tradursi in realizzazioni in tutto il mondo, con l’aspettativa che molte altre seguiranno in futuro, facendolo divenire il riferimento principale dello stato dell’arte mondiale dei ponti di grandissima luce, noto come “Messina style”. Smentendo clamorosamente le baggianate di chi ritiene che con la Società dello Stretto di Messina siano stati “sprecati soldi pubblici“, proprio quegli studi realizzati grazie a quegli investimenti hanno consentito di scrivere una pagina straordinaria nell’ingegneria internazionale che va ben oltre il Ponte sullo Stretto di Messina ma che riguarda decine di opere straordinarie in tutto il mondo:
Il progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina del 2011 è il risultato di ulteriori approfondimenti e nuove tecnologie che, essendo la summa delle conoscenze in materia di ponti sospesi, lo rendono ancora oggi uno dei principali riferimenti in materia.
L’aggiornamento del progetto definitivo prevede che il Ponte possa resistere a terremoti di magnitudo 7.5
I ponti sospesi come il ponte sullo Stretto sono strutture con una caratteristica insensibilità ai terremoti grazie alla loro sostanziale estraneità alle frequenze delle azioni sismiche. L’azione sismica sul ponte, con particolare attenzione alle opere a terra, è stata oggetto di grandissima attenzione sin dalle fasi iniziali degli studi per la progettazione.
Il potenziale sismogenetico dell’area dello Stretto non è in grado di produrre terremoti di magnitudo più elevata di quella di progetto considerato per il ponte (7,1 scala Richter). Con un sisma di questa magnitudo e fino a 7.5 della scala Richter (come indicato in sede di aggiornamento da parte del Progettista), il ponte rimane in campo elastico, ossia non subisce danni, mantenendo quindi ulteriori margini di sicurezza oltre la soglia prevista.
Decenni di studi hanno determinato il consolidamento delle conoscenze sul terremoto del 1908 (7,1 Richter), il più forte mai verificatosi nella zona dello Stretto in base alla letteratura scientifica e storica nota, e della faglia principale che lo ha generato classificandolo come un evento estremamente raro con tempi di ritorno di oltre duemila anni. Inoltre, come già anticipato, in sede di aggiornamento del progetto definitivo, il quadro sismo tettonico dell’area dello Stretto è stato rivisto al 2023.
In base a questo aggiornamento, quindi, c’è un ulteriore margine di sicurezza sulla tenuta del Ponte anche qualora dovessero verificarsi terremoti molto più violenti (magnitudo 7.5) rispetto al massimo storico verificatosi nello Stretto.
L’aggiornamento del progetto definitivo sulla resistenza ai venti dello Stretto
Grazie alle caratteristiche aerodinamiche del profilo alare, il Ponte sullo Stretto è stato progettato per resistere a venti con velocità superiore a 216 Km/h, anche se in oltre venti anni di monitoraggi eolici effettuati da un centro meteo locale non è mai stata raggiunta una velocità di vento superiore ai 150 Km/h. Con i recenti aggiornamenti tecnologici introdotti dal Progettista, la soglia di resistenza ai venti è stata elevata a 300 km/h: il Ponte così si può definire come “disegnato dal vento”.
Massima attenzione è stata dedicata anche ai venti medio-bassi (sotto i 70 Km/h) che per molti ponti hanno rappresentato una vera insidia. Gli anni di studi in galleria del vento hanno permesso di portare il comfort di attraversamento e la stabilità a livelli ottimali. Il profilo alare, inoltre, grazie alle verifiche effettuate in galleria del vento, consente un regolare svolgimento del traffico anche in presenza di forte vento. Il Ponte sullo Stretto, quindi, rimarrà aperto a treni e auto 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno, a differenza di quanto non accade oggi con i traghetti che devono fermarsi spesso e volentieri a causa del mare in tempesta.
L’aggiornamento del progetto definitivo sulla Runnability ferroviaria
L’analisi di percorribilità ferroviaria è stata eseguita simulando l’incrocio in velocità in qualsiasi posizione di due convogli pesanti da 750 metri. L’analisi statica è stata calcolata con la presenza di quattro treni di 750 metri, due treni su ciascun binario. Anche questo test ha dato esito positivo: non ci sarà alcuna limitazione al transito dei treni a pieno carico sul Ponte sullo Stretto.