Giornata importante oggi per il Ponte sullo Stretto, dopo che ieri sera a Quarta Repubblica il ministro Salvini aveva detto: “Conto che entro l’estate 2024 si possano aprire i cantieri“. “Il modello per la realizzazione del Ponte sullo Stretto è ancora più avanzato rispetto al ‘modello Genova’. Le opere pubbliche non si fanno schioccando le dita. Si fanno facendo lavorare e gestendo i cantieri in maniera che non si creino situazioni di opacità. La scommessa sul Ponte non può essere né di una forza politica, né di un Governo, ma deve essere di un Paese“. Lo ha detto il vice ministro alle infrastrutture ed ai Trasporti Edoardo Rixi intervenendo oggi pomeriggio, a Reggio Calabria, ad un incontro nella sede provinciale di Confindustria.
“Parliamo di un’opera tra le più avveniristiche a livello internazionale – ha aggiunto Rixi – che finalmente rilancerà il nostro Paese, non solo il Mezzogiorno, ma l’Italia e il sistema Italia, al di là degli oceani, del mar Mediterraneo. Eravamo partiti prima dei turchi nella realizzazione del ponte sullo Stretto e oggi ci ritroviamo a rincorrere altri Paesi che nel frattempo hanno realizzato opere importanti“. “Per noi è fondamentale – ha detto ancora il vice ministro – perché vuol dire tornare a credere che anche nel Sud Italia si possa investire. Se non lo pensa lo Stato è difficile che possano pensarlo gli investitori stranieri e gli altri. E soprattutto che la capacità costruttiva è ancora una capacità italiana che servirà anche nel continente che abbiamo di fronte. Perché se noi non portiamo sviluppo nel Nord Africa, continueremo ad avere una pressione demografica altissima“.
“Nel Bilancio 2023 abbiamo destinato circa 3 miliardi di euro per cui inizieremo e finiremo tutta la statale 106. È evidente che dal niente a tutto c’è di mezzo il lavorare. Se gli appalti si fanno e le aziende lavorano e rispettano i tempi. Oppure è chiaro che questi problemi non li risolveremo mai” ha aggiunto Rixi. “Ritengo che, da questo punto di vista gli appalti stanno iniziando ad andare avanti. I soldi ci sono, cosa che in passato non c’era. E la stessa cosa sta avvenendo sul sistema di investimenti per le ferrovie, e su quello delle dighe, per l’acqua potabile, che è un altro tema che stiamo portando avanti soprattutto in quelle regioni che, anche a causa del cambiamento climatico, devono avere la possibilità di sfruttare il loro territorio orografico“.
Sempre oggi si è tenuto anche il previsto incontro tra il sindaco di Messina, Federico Basile, e l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci. E’ stato fatto il punto sullo stato di avanzamento del progetto del Ponte sullo Stretto. Alla riunione, tra gli altri, hanno partecipato il vicesindaco Salvatore Mondello, il direttore generale Salvo Puccio e il presidente della Commissione Ponte Giuseppe Trischitta.
Basile ha affermato: “La piena collaborazione per gli adempimenti previsti ai fini degli espropri e della comunicazione alla cittadinanza delle varie fasi operative. La nostra città ha un ruolo centrale nell’ambito della realizzazione dell’opera, come nella individuazione delle opere di accompagnamento e di pianificazione infrastrutturale in generale con l’obiettivo di massimizzare le ricadute positive del ponte sul nostro territorio“. Conferma Ciucci: “Procediamo speditamente e con grande impegno. Conto a fine gennaio, inizio febbraio, di portare in approvazione del consiglio di amministrazione la relazione del progettista, attualmente nelle fasi finali di analisi congiunta da parte della Società, del Project Manager Consultant, la Parsons Transportation Group e dal Comitato Scientifico. E’ inoltre in corso l’aggiornamento degli elaborati ambientali, lo studio di traffico, il piano economico finanziario comprendente anche i costi di gestione, la relazione di sostenibilità. L’aggiornamento dell’analisi costi/benefici – ha spiegato – ha rappresentato risultati positivi e il quadro sismo tettonico dell’area dello Stretto è stato rivisto al 2023“.
Insieme allo stato di avanzamento del progetto tecnico economico, e tenuto conto dell’avvenuto aggiornamento del piano degli espropri sulla base della relazione del progettista, l’incontro è stato l’occasione per fare il punto sulle modalità e procedure per gli espropri, con l’avvio delle attività per l’aggiornamento del protocollo firmato nel 2011 con i Comuni di Messina e Villa San Giovanni e le associazioni di categoria territoriale Coldiretti, Unione piccoli proprietari immobiliari e l’Associazione sindacale piccola proprietà immobiliare. “L’obiettivo – ha detto Ciucci – è la mediazione e il confronto fra le parti, per raggiungere accordi consensuali con ciascuno espropriato finalizzati a una tempestiva individuazione del giusto indennizzo in tempi congrui, per trovare altre soluzioni abitative o produttive. Una volta stipulato il nuovo Protocollo con i Comuni, l’obiettivo e’ di pubblicare, dopo l’approvazione da parte del consiglio di amministrazione della relazione del progettista, l’avvio della procedura per la dichiarazione di pubblica utilità, step propedeutico per ottenere da parte del Cipess, in occasione della delibera di approvazione del Progetto Definitivo, la Pubblica Utilità dell’Opera, che consentirà l’avvio degli espropri“. Ciucci ha inoltre ricordato che “in coerenza con quanto annunciato nei mesi scorsi a breve pubblicheremo un avviso pubblico per la ricerca delle sedi per gli Infopoint sia a Messina che a Villa San Giovanni, strumenti per comunicare con la cittadinanza in maniera costante e continuativa“.
“Stiamo lavorando per far sì che in Calabria e in Sicilia possa nascere un’offerta scolastica tecnico-professionale di supporto alla formazione di tutte quelle maestranze, di tutte quelle competenze, quelle professionalità che saranno necessarie sia per la costruzione del Ponte sullo Stretto ma, soprattutto, per la gestione e sviluppo delle straordinarie potenzialità che questa opera genererà per il territorio“, ha inoltre detto oggi il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in collegamento con un incontro convocato a Catanzaro da Regione e Ufficio scolastico regionale per presentare la sperimentazione nazionale della riforma quadriennale degli Istituti tecnici e professionali. “Anche questo – ha aggiunto il ministro sottolineando gli aspetti salienti della riforma – credo sia un segnale importante ed è giusto sottolinearlo“.