EDF Energy sta pianificando di prolungare la vita di quattro centrali nucleari nel Regno Unito e di investire 1,3 miliardi di sterline (1,5 miliardi di euro, 1,6 miliardi di dollari) nella sua flotta nucleare, con l’obiettivo di mantenere la produzione nucleare del Regno Unito ai livelli attuali almeno fino al 2026. La compagnia energetica francese ha dichiarato che prenderà una decisione sull’opportunità di estendere la vita delle quattro stazioni di reattori avanzati raffreddati a gas (AGR) – Torness, Heysham A e B e Hartlepool A – entro la fine dell’anno. Ciò richiederebbe l’approvazione normativa.
Complessivamente le quattro stazioni hanno otto unità in funzione: due a Torness, due ciascuna a Heysham A e Heysham B e due a Hartlepool. Secondo i dati dell’International Atomic Energy, le otto unità hanno una capacità di generazione netta combinata di 4.685 MW.
Un portavoce della società ha detto che i piani di estensione operativa dipenderanno dalle ispezioni, aggiungendo che non ci saranno estensioni di lunga durata, ma “incrementali“. L’azienda sta anche valutando la possibilità di far funzionare la sua stazione Sizewell B per 20 anni in più del previsto, fino al 2055. È l’unico impianto di reattori ad acqua pressurizzata del Regno Unito e, secondo l’AIEA, ha una capacità di 1.198 MW. Una decisione definitiva sarà presa l’anno prossimo.
EDF ha dichiarato che investirà altri 1,3 miliardi di sterline in tutta la sua flotta nucleare del Regno Unito, che impiega 5.000 persone, tra il 2024 e il 2026, portando il totale investito a quasi 9 miliardi di sterline dal 2009. Prevede di assumere più di 1.000 persone nelle sue operazioni nucleari nel Regno Unito quest’anno.
EDF Energy gestisce tutte e cinque le centrali nucleari della Gran Bretagna che generano elettricità. La produzione della flotta nucleare britannica di EDF è stata di 37,3 TWh l’anno scorso, il 15% in meno rispetto all’anno precedente a causa delle chiusure delle centrali e delle interruzioni statutarie. Negli ultimi anni il Regno Unito ha generato circa il 15% della sua energia dalla sua flotta di centrali nucleari commerciali. Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, la quota nucleare del Regno Unito nel 2022 è stata del 14,2%.