È di nuovo allerta eruzione vulcanica in Islanda. Dopo la breve eruzione iniziata il 18 dicembre scorso nella Penisola di Reykjanes, nel sud-ovest dell’Islanda, ora l’allerta è per il Grímsvötn. L’Istituto meteorologico islandese ha riferito che il vulcano più attivo del Paese è stato posto oggi sotto stretta sorveglianza a causa di una grande inondazione glaciale in corso, possibile preludio a un’eruzione, proprio come accadde nel 2004, nel 1934 e ancora prima nel 1922.
Il calo di pressione sul vulcano causato dal flusso di enormi quantità d’acqua può innescare un’eruzione. Attualmente, il volume d’acqua è di circa 0,29km3 e la portata massima non dovrebbe superare i 1.000 m3/s, secondo l’Istituto. Ma le inondazioni glaciali possono verificarsi anche senza eruzione, come nel novembre 2021 e nell’ottobre 2022.
Negli ultimi mesi, l’attività sismica di Grímsvötn è stata superiore ai livelli abituali, ha dichiarato in un comunicato l’ente responsabile del monitoraggio dei vulcani. Il vulcano è situato sotto il ghiacciaio Vatnajökull, il più grande d’Europa, in un’area inaccessibile dell’Islanda centrale. Il Grímsvötn – la cui attività è generalmente breve – ha eruttato l’ultima volta nel 2011. La sua nube di cenere ha poi interrotto brevemente il traffico aereo sulle Isole Britanniche.
Un anno prima invece l’eruzione dell’Eyjafjallajökull paralizzò completamente il traffico in Islanda e verso l’Europa per giorni interi. Trentatré sistemi vulcanici sono considerati attivi in Islanda, la regione più vulcanica d’Europa.