Spagna, marea di microplastiche sulle coste della Galizia: il governo invia uomini e mezzi | FOTO

Il cambio di vento e marea nelle prossime 48 ore peggiorerà l'emergenza
  • microplastiche pellet galizia spagna
    Foto Ansa
  • micro plastica pellet galizia spagna
    Foto Ansa
  • micro plastica pellet galizia spagna
    Foto Ansa
  • micro plastica pellet galizia spagna
    Foto Ansa
  • micro plastica pellet galizia spagna
    Foto Ansa
  • micro plastica pellet galizia spagna
    Foto Ansa
  • micro plastica pellet galizia spagna
    Foto Ansa
  • micro plastica pellet galizia spagna
    Foto Ansa
  • micro plastica pellet galizia spagna
    Foto Ansa
/
MeteoWeb

Il governo spagnolo ha deciso di inviare un contingente di uomini e mezzi via terra per l’arrivo della marea di microplastiche lungo le coste della Galizia. Tuttavia, al momento, ha escluso l’utilizzo di mezzi marini per intercettare i milioni di granuli di plastica persi l’8 dicembre dalla nave “Taconao”. Questa decisione è stata comunicata in risposta alla richiesta di assistenza inviata dalla giunta di Galizia, come anticipato oggi da radio Cadena Ser, affrontando l’emergenza ambientale derivante dalla marea di pellet sulle coste del Nord/Ovest della Spagna.

Mentre centinaia di volontari continuano a ripulire le spiagge con rastrelli e secchi per contenere la catastrofe ecologica, la giunta di Galizia ha sollecitato il supporto di 11 imbarcazioni di salvataggio, un aereo di ricognizione, due elicotteri e un robot sottomarino per recuperare parte del carico di 1.000 sacchi di granuli di plastica dispersi in mare dal naufragio della “Taconao”. La richiesta include anche il coinvolgimento dell’azienda pubblica Tragsa per la raccolta del materiale plastico e la creazione di un presidio a terra per la formazione dei volontari, come riferito dal vicedirettore del Servizio di Guardiacoste della regione.

In previsione del cambio di vento e marea nelle prossime 48 ore, che peggiorerà l’emergenza portando i residui verso la terraferma, il governo invierà gli aiuti richiesti. Tuttavia, al momento, viene escluso l’uso di motovedette, navi o robot sottomarini per individuare i sacchi di materiale, poiché non sono stati rilevati dai 13 voli di ricognizione o dalle 57 immagini satellitari analizzate, come indicato nella risposta fornita alla giunta di Galizia. Riguardo al robot sottomarino, si spiega che sarebbe inefficace a causa della profondità di 2-300 metri alla quale si ritiene siano affondati i containers.

Condividi