Mentre passano le ore e i giorni e il maltempo infuria, le probabilità di trovare sopravvissuti al violento terremoto che l’1 gennaio ha colpito il Giappone diminuiscono sempre di più. Migliaia di soccorritori sono all’opera, sotto la pioggia, per cercare eventuali sopravvissuti tra le macerie delle tante case crollate. Tre giorni dopo il sisma, il bilancio attualmente indica 84 vittime e molti dispersi. Ma in questa situazione drammatica, arriva ancora un raggio di speranza: una donna di 80 anni è stata estratta viva dalle macerie della sua casa crollata 72 ore dopo il terremoto, secondo quanto riferisce la BBC on line.
Secondo una prima ricostruzione, l’anziana era rimasta intrappolata al piano terra della sua casa dopo il terremoto. L’agenzia di stampa statale ha mostrato il video della donna salvata dalla sua casa nella città di Wajima.
Almeno 330 persone sono rimaste ferite nel terremoto. Secondo la NHK, vicino a Suzu, una persona è stata travolta dallo tsunami che è seguito alla scossa di terremoto e la Guardia Costiera la sta cercando.
Secondo la società elettrica locale, quasi 30.000 case sono ancora senza elettricità a Ishikawa e più di 95.000 case sono senza acqua in questa e in altre due contee, mentre centinaia rimangono isolati dagli aiuti a causa delle frane e delle strade bloccate.
Il Primo Ministro giapponese Fumio Kishida ha fatto sapere oggi che finora sono state salvate 150 persone e che i soccorritori continueranno con i loro sforzi su vasta scala per salvarne il maggior numero possibile. Kishida ha affermato oggi in una conferenza stampa che “questo è il disastro più grave” dell’era Reiwa, che è iniziata nel 2019 con l’ascesa al trono dell’attuale imperatore giapponese.