Il bilancio delle vittime del violento terremoto che ha colpito ieri il Giappone centrale è salito ad almeno 55 morti e 14 feriti gravi: lo hanno riferito le autorità locali nell’ultimo aggiornamento. Gran parte dei decessi è stata registrata nella città di Wajima, ha evidenziato il governo della prefettura di Ishikawa.
Proprio Ishikawa, vicinissima all’epicentro del terremoto, è la prefettura più colpita, dove più di 200 case sono state inghiottite dal fuoco, oltre 50 edifici residenziali sono crollati, e potrebbero esserci ancora persone sotto le macerie. Sul posto stanno lavorando soccorritori e vigili del fuoco, sono state inviate unità delle Forze di autodifesa giapponesi (l’esercito).
Sono circa 45.700 le famiglie senza elettricità nella prefettura di Ishikawa, in seguito ai danni causati dal violento terremoto di ieri, secondo l’ultimo report della compagnia nipponica Hokuriku Electric Power, citato dai media locali. Intanto l’agenzia meteorologica giapponese (JMA) ha ufficialmente revocato il rischio di tsunami legato ai terremoti. Subito dopo il sisma, l’agenzia aveva prima emesso un allarme tsunami, che poi aveva gradualmente abbassato.
Secondo la JMA, il Giappone centrale è stato colpito da almeno 155 terremoti tra ieri pomeriggio e stamattina. La maggior parte delle scosse registrate hanno avuto magnitudo superiore a 3. Quella più potente, magnitudo 7.6 per l’agenzia locale, è avvenuta alle 16:06 ora locale (le 8:06 in Italia).
Terremoto Giappone, Ishikawa in ginocchio: “corsa contro il tempo” per salvare vite
“Sono stati confermati danni molto significativi, numerose vittime, edifici crollati e incendi,” ha dichiarato il premier nipponico Fumio Kishida in merito al violento terremoto. “Dobbiamo correre contro il tempo” per salvare vite umane, ha aggiunto.
“L’Italia è al fianco del popolo giapponese in questo momento difficile. Rivolgo al Primo Ministro Kishida le condoglianze per le vittime del terremoto. Siamo pronti a fornire al Giappone tutto l’aiuto e il sostegno necessari,” ha dichiarato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.