Il 18 febbraio 1930 la scoperta di un nuovo mondo, Plutone

Plutone è un mondo affascinante e misterioso che continua a stupirci con nuove scoperte
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Il 18 febbraio 1930 l’astronomo americano Clyde Tombaugh annunciò al mondo la scoperta di un nuovo mondo: Plutone. Ciò avvenne dopo decenni di ricerche, iniziate da Percival Lowell, che ipotizzò l’esistenza di un oggetto che spiegasse alcune irregolarità nei moti di Urano e Nettuno.

Tombaugh utilizzò una tecnica innovativa per l’epoca: confrontò lastre fotografiche del cielo notturno scattate a distanza di tempo, cercando oggetti che si spostavano. Dopo anni di lavoro, il 18 febbraio 1930, individuò finalmente un piccolo punto luminoso che si muoveva nella fascia di Kuiper, una regione del Sistema Solare ricca di oggetti ghiacciati.

La scoperta di Plutone fu un evento sensazionale: il 9° pianeta del Sistema Solare era stato finalmente trovato. All’epoca, si pensava che Plutone fosse un corpo celeste simile agli altri pianeti, ma le osservazioni successive rivelarono la sua natura singolare.

Il declassamento

Nel 2006, l’Unione Astronomica Internazionale (UAI) ha riclassificato Plutone come pianeta nano. La decisione è stata presa dopo un acceso dibattito tra gli astronomi, che si è concluso con la definizione di una nuova terminologia per i corpi celesti del Sistema Solare.

Secondo la nuova definizione, un pianeta deve soddisfare tre criteri:

  • Essere in orbita attorno al Sole;
  • Avere una massa sufficientemente grande per avere una gravità tale da renderlo sferico;
  • Avere “ripulito” la sua orbita da altri oggetti;

Plutone non soddisfa il 3° criterio, in quanto la sua orbita si trova nella fascia di Kuiper, una regione del Sistema Solare ricca di altri oggetti simili. La sua riclassificazione come pianeta nano ha suscitato molte polemiche, soprattutto tra il pubblico che si era affezionato all’idea di Plutone come 9° pianeta.

Tuttavia, la decisione è stata presa sulla base di criteri scientifici rigorosi e ha contribuito a migliorare la nostra comprensione del Sistema Solare. Plutone rimane un corpo celeste affascinante e importante, e le ricerche scientifiche su di esso continuano a fornirci nuove informazioni e scoperte. La riclassificazione di Plutone non ha diminuito il suo valore scientifico. Anzi, ha aperto la strada a nuove ricerche e scoperte su questo affascinante mondo ai margini del Sistema Solare.

Caratteristiche di Plutone

Plutone è un pianeta nano ghiacciato con un diametro di circa 2.370 km, molto più piccolo degli 8 pianeti “classici”. La sua orbita è molto ellittica e inclinata rispetto al piano orbitale degli altri pianeti. Inoltre, Plutone ha 5 lune: Caronte, Stige, Notte, Cerbero e Idra.

Caronte, in particolare, è un caso unico: con un diametro di 1.208 km, è quasi la metà delle dimensioni di Plutone. I due corpi celesti sono così vicini che si influenzano reciprocamente, creando un sistema binario.

Ultime scoperte scientifiche

Negli ultimi anni, grazie alle missioni spaziali come New Horizons, la nostra conoscenza di Plutone è aumentata considerevolmente. La sonda New Horizons ha sorvolato Plutone nel luglio 2015, fornendoci immagini e dati senza precedenti.

Le scoperte di New Horizons hanno rivelato un mondo molto più complesso e dinamico di quanto si pensasse in precedenza. Plutone ha una superficie ricca di crateri, montagne, ghiacciai e pianure. Inoltre, si è scoperto che il pianeta nano ha un’atmosfera tenue composta da azoto, metano e monossido di carbonio.

Plutone è un mondo affascinante e misterioso che continua a stupirci con nuove scoperte. La sua storia è ancora in gran parte da scrivere, ma le ricerche scientifiche ci stanno aiutando a svelare i segreti di questo pianeta nano ai margini del Sistema Solare.

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