Buongiorno e Buona Festa della Candelora 2024! Oggi, 2 Febbraio 2024, la Chiesa cattolica ricorda la presentazione al Tempio di Gesù: per l’occasione in alto proponiamo una gallery con tante immagini da inviare per dare il Buongiorno e per fare gli auguri di “Buona Festa della Candelora 2024“.
Buongiorno e Buona Festa della Candelora 2024! Cosa si celebra oggi?
Nel giorno della Candelora si benedicono le candele, simbolo di Cristo e “luce per illuminare le genti“, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi.
Intorno a questa data, come anche per molte altre, la nostra tradizione storica e popolare ci ha tramandato una serie di detti e proverbi tra cui il più noto è “Per la santa Candelora se nevica o se plora dell’inverno siamo fora“, un antico proverbio popolare riferito al rituale della Candelora, introdotto dal patriarca di Roma Gelasio intorno all’anno 474 d.C., in sostituzione della cerimonia pagana dei Lupercali, dalla quale ha assunto qualche ispirazione procedurale. Il proverbio è legato anche al clima e allo scorrere delle stagioni.
La Candelora rappresenta una sorta di varco, tra l’inverno, in declino, e l’imminente primavera. È il momento propizio per i riti che cercano fecondità e fertilità, influenzando l’annata agricola imminente. Questo passaggio simbolico segna il transito dal “periodo oscuro” del calendario indoeuropeo, caratterizzato dal freddo, dall’oscurità e dalla morte invernale, verso il rinnovamento e la rinascita che si manifesta magnificamente con l’arrivo della primavera.
I proverbi
Un detto salentino recita: “Te la Candelora la vernata è ssuta fora, ma ci la sai cuntare nc’e’ nu bbonu quarantale” (Della Candelora l’inverno è già passato, ma se fai bene i calcoli, ci sono ancora ben 40 giorni altri”. I triestini dicono: “Candelora piova e Bora, del’inverno semo fora, Candelora sol el vento del’inverno semo dentro”. Ed ancora: “A la Cannilora, ogni gaddina veni a ova” (ogni gallina, anche quella più giovane, inizia a fare le uova”; “Pi la Cannilora figghia a vecchia e figghia a nova” ( gallina vecchia e giovane fanno le uova). Divertente il proverbio siciliano: “Ppà Cannalora a mmirnata ie fora ma se fora un iè, n’atri quaranta jorna cci n’è” (Se il tempo nel giorno della Candelora è buono, allora sì che l’inverno sta per finire. In caso di pioggia e vento, il brutto tempo continuerà per altri 40 giorni con un marzo, a livello meteorologico, freddo e piovoso).
In Lombardia si dice: “Alla Madonna della Candelora dall’inverno siamo fuori, ma se nevica o tira vento 40 giorni siamo ancora dentro”; in Toscana, a differenza di molti altri proverbi, si considera finito l’inverno in caso di brutto tempo: “Se piove o se gnagnola dell’inverno semo fora”.
Proseguendo: “Si purificatio nivibus, Pasqua floribus. Si purificatio floribus, Pasqua nivibus“, ossia, se il 2 febbraio nevica, la Pasqua sarà fiorita. Viceversa, se della Candelora le gemme sono già sbocciate, si tratta di un falso allarme: a Pasqua sarebbe caduta la neve e l’inverno sarebbe stato più lungo. Un detto latino recita: “Sole micante, die Purificante, frigor peior postquam ante” (Se il Sole ammicca il giorno della Candelora, seguirà un freddo ben peggiore di prima”. “Candelora in foglia, Pasqua in neve”; “Candelora scura dell’inverno non si ha paura” ; “Se nevica per la Candelora, sette volte la neve scola”; “Da Candalora cu on avi carni s’impigna a figghijola”; “Pa Cannilora u brascirr fora”.