Allarme riso: rilevate tracce di pesticidi ed arsenico

I risultati hanno rivelato la presenza di tracce di pesticidi in 15 dei prodotti esaminati
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L’importanza di una dieta equilibrata e salutare è un tema sempre più al centro dell’attenzione, con sempre più persone che cercano di fare scelte alimentari consapevoli. Tuttavia, anche alimenti comunemente considerati sani possono nascondere rischi per la salute. Il riso, un alimento fondamentale in molte culture culinarie, è oggetto di un’indagine recente condotta da ricercatori francesi che ha evidenziato la presenza di pesticidi e arsenico in diverse varietà. Questi risultati pongono interrogativi sulla sicurezza di un alimento così ampiamente consumato.

Risultati allarmanti

Il riso, uno degli alimenti più diffusi e apprezzati a livello mondiale, è spesso considerato una scelta salutare per la sua ricchezza di proprietà benefiche. Tuttavia, recenti indagini condotte da ricercatori francesi hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla presenza di pesticidi e arsenico in diverse varietà di riso, mettendo in discussione la sicurezza di questo alimento così diffuso nelle nostre tavole.

La coltivazione del riso, che avviene in ambienti umidi e a stretto contatto con l’acqua, rende questa pianta particolarmente vulnerabile all’attacco di muffe e funghi. Per contrastare questa problematica nelle coltivazioni intensive, vengono comunemente impiegati fungicidi e altri fitofarmaci, alcuni dei quali possono rappresentare un rischio per la salute umana.

Lo studio condotto dalla rivista 60 Millions de Consommateurs ha coinvolto l’analisi di 40 campioni di riso appartenenti alle quattro varietà più consumate in Francia: basmati, thailandese, grano lungo e Camargue. I risultati hanno rivelato la presenza di tracce di pesticidi in 15 dei prodotti esaminati, sebbene nessuno abbia superato i limiti normativi stabiliti dalla Commissione Europea.

Quali sono i pesticidi individuati?

Tra i pesticidi rilevati, alcuni sono considerati particolarmente pericolosi dall’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA), come il tebuconazolo e la cipermetrina, classificati come potenzialmente cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione. Anche l’isoprotiolano, trovato in tre campioni di riso, rappresenta un rischio per la salute, sebbene il suo utilizzo sia vietato nell’Unione Europea per la coltivazione.

Le varietà di riso meno contaminate dai pesticidi risultano essere il riso Camargue e quello thailandese. Tuttavia, un altro aspetto preoccupante è rappresentato dalla presenza di arsenico, una sostanza naturalmente presente nel terreno che può essere assorbita dalle piante di riso. Quasi tutti i campioni analizzati presentavano tracce di arsenico, sebbene entro i limiti di legge consentiti.

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