di Alessandro Martelli (esperto di sistemi antisismici, già direttore ENEA) – Come notai qualche giorno fa, in un mio articolo riguardante lo sciame sismico allora in corso nel Parmense [1,2], dato il massimo terremoto noto avvenuto in tale zona risulta essere stato di magnitudo Richer M = 5,7 (il 4 luglio 1834), in base agli “Esperimenti di Previsione dei Terremoti” [3] non è da escludere la possibilità che lì si verifichi un evento anche di M = 6,4, quindi, assai violento.
Per comprendere quali conseguenze potrebbe avere un simile evento, se si verificasse, è utile esaminare quelle che hanno già avuto, in passato, terremoti di magnitudo (Richter, M, o momento, Mw) nell’intervallo 6,0÷6,4, sia in Italia che (per gli eventi di M od Mw = 6,4 e = 6,0) anche in altri Paesi, terremoti dei quali sia noto, almeno approssimativamente, il numero di vittime [4,5].
Vittime dei terremoti di magnitudo 6,4 avvenuti in Italia ed in altri Paesi
I terremoti di magnitudo M o Mw pari a 6,4 che risultano aver causato, in Italia, almeno 10 vittime sono, per numero di queste decrescente, gli eventi:
- di Norcia (nella Provincia di Perugia, in Umbria) del 4 dicembre 1328 (2000÷5.000 vittime);
- del Tavoliere delle Puglie del 20 marzo 1731 (›2.000 vittime);
- di Artegna e Gemona (nella Provincia di Udine, Friuli) del 6 maggio e dell’11÷15 settembre 1976 (989 vittime, Fig. 1) [6];
- del Vallo di Diano (nella Provincia di Salerno, in Campania) del periodo 31 luglio ÷ 19 agosto 1561 (≈500 vittime);
- del Belíce (o di Gibellina, in Sicilia) del 14÷15 gennaio 1968 (231÷370 vittime, Fig. 2) [7÷9];
- della Sila Crotonese (in Calabria) dell’8 marzo 1832 (›200 vittime);
- de L’Aquila (in Abruzzo) del 26 novembre 1461 (150 vittime);
- di Foligno (in Umbria) del 13 gennaio 1832 (40÷50 vittime, Fig. 3) [7,8,10,11];
- della Valle dell’Esino (nelle Marche Centro-Settentrionali) del 24 aprile 1741 (≈10 di vittime).
I terremoti di pari magnitudo che risultano essersi verificati in altri Paesi e, nuovamente, aver ivi causato almeno 10 vittime, sono gli eventi:
- del Turkestan del 16 dicembre 1902 (4.700 vittime);
- della Cina del 25 luglio 1969 (3.000 vittime);
- dello Stretto di Gibilterra e del Marocco del 24 febbraio 2004 (628 vittime);
- di Zarand (Iran) del 22 febbraio 2005 (612 vittime)
- del Belucistan (Pakistan) del 29 ottobre 2008 (215 vittime);
- di Bigӧl (Turchia) del 1° maggio 2003 (177 vittime);
- di Long Beach (California, USA) del 10 marzo 1933 (120 vittime);
- di Tainan (Taiwan) del 5 febbraio 2016 (117 vittime);
- di Sumatra (Indonesia) del 6 marzo 2007 (82 vittime);
- di Baotou (Cina) del 3 maggio 1996 (26 vittime);
- di Hualien (Taiwan) del 6 febbraio 2018 (17 vittime).
Vittime dei terremoti di magnitudo 6,3 avvenuti in Italia
I terremoti di magnitudo M o Mw = 6,3 che risultano aver causato, in Italia, almeno 10 vittime, sono, per numero di queste decrescente, gli eventi:
- della Val di Comino (nella Provincia di Frosinone, nel Lazio) del 23 luglio 1654 (›2.000 vittime);
- del Vulture (nella Provincia di Potenza, in Basilicata) del 14 agosto 1851 (≈1.000 vittime);
- del Gargano (in Puglia) del 31 maggio 1646 (molte centinaia di vittime);
- del Golfo Catanese (in Sicilia) del 20 febbraio 1818 (molte centinaia di vittime);
- dell’Appennino Marchigiano del 3 giugno 1781 (≈300 vittime);
- della Provincia di Belluno (in Veneto) del 29 giugno 1873 (80 vittime);
Vittime dei terremoti di magnitudo 6,2 avvenuti in Italia
I terremoti di magnitudo M od Mw = 6,2 che risultano essere avvenuti in Italia, sono, per numero di vittime note decrescente (almeno pari a 10), gli eventi:
- della Valle del Crati (in Calabria) del 1° dicembre 1298 (≈500 vittime);
- della Bassa Piana di Sibari Ionica (in Calabria) del 25 aprile 1836 (›200 vittime);
- di Vicchio del Mugello (nel territorio della Città Metropolitana di Firenze, in Toscana) del 29 giugno 1919 (›100 vittime);
- dei Monti Reatini (nelle Provincie di Rieti, nel Lazio, e di Ascoli Piceno, nelle Marche) del 1° dicembre 1298 (molte vittime).
Vittime dei terremoti di magnitudo 6,1 avvenuti in Italia
I terremoti di magnitudo M od Mw = 6,1 che risultano essere avvenuti in Italia, sono, per numero di vittime note decrescente (almeno pari a 10), gli eventi:
- dell’Irpinia Meridionale (tra l’attuale Provincia di Avellino, in Campania, e la Basilicata) del 15 gennaio 1466 (varie centinaia di vittime);
- della Calabria Centrale del 4 ottobre 1870 (›500 vittime);
- de L’Aquila (in Abruzzo) del 6 aprile 2009 (309 vittime, Figg. 5 e 6) [12÷14];
- della Valle del Crati (in Calabria) del 12 ottobre 1835 (≈115 vittime);
- di Girifalco (nella Provincia di Catanzaro, in Calabria) del 4 aprile 1626 (37 vittime);
- delle Madonie (in Sicilia) del 5 marzo 1823 (20 vittime).
Vittime dei terremoti di magnitudo 6,0 avvenuti in Italia ed in altri Paesi
I terremoti di M od Mw = 6,0 che risultano essere avvenuti in Italia, sono, per numero di vittime note decrescente (almeno pari a 10), gli eventi:
- di Ascoli Satriano (in Puglia) del 17 luglio 1361 (qualche migliaio di vittime);
- di San Sepolcro (nella Provincia di Arezzo, in Toscana) della notte fra il 31 dicembre 1352 ed il 1° gennaio 1353 (forse 500 vittime);
- di Accumoli ed Amatrice (o dell’Italia Centrale, nel Lazio) del 24 agosto 2016 (299 vittime, l’ultimo terremoto italiano ad aver causato vittime, Fig. 7) [15,16];
- di San Giuliano di Puglia (in Molise) del 30 ottobre 2002 (29 vittime, tra le quali una maestra e 26 dei 58 bambini presenti nella Scuola Elementare Francesco Jovine, crollata anche a causa di un’errata sopraelevazione, Fig. 8, che fu poi ricostruita, per la prima volta in Italia, con l’isolamento sismico alla base e fu da me collaudata in corso d’opera) [12, 17÷22];
- dell’Irpinia Meridionale (in Campania) del 9 aprile 1853 (13 vittime);
- delle Marche e dell’Umbria del 26 settembre 1997 (11 vittime e gravi danni, in particolare alla Basilica Superiore di San Francesco in Assisi, che fu poi adeguata sismicamente, per la prima volta in Europa, con la mia collaborazione, utilizzando «dispositivi in leghe a memoria di forma» – Shape Memory Alloy Devices o SMAD –, oltre a «dispositivi oleodinamici di vincolo provvisorio» – Shock Transmitter Units o STUs, Fig. 9) [23÷28].
I terremoti di pari magnitudo che risultano essersi verificati in altri Paesi e, nuovamente, aver ivi causato almeno 10 vittime, sono quelli:
- dello Yemen del 13 dicembre 1982 (800 vittime);
- della Turchia del 31 maggio 1946 (300 vittime);
- di Sabha (Malaysia) del 5 giugno 2015 (19 vittime);
- di Yunnan (Cina) del 21 luglio 2003 (16 vittime);
- dello Xinjiang (Cina) del 1° dicembre 2003 (11 vittime).
Vittime dei terremoti di magnitudo inferiore a 6,0 avvenuti in Italia
Quanto ai terremoti di M ˂ 6,0, avvenuti in Italia, è da ricordare quello di Casamicciola (Isola d’Ischia, in Campania) del 28 luglio 1883, che, nonostante sia stato “solo” di M=5,8, causò ben 2.313 vittime.
Conclusioni
Si è mostrato come terremoti di magnitudo Richter o momento pari a 6,4 (eventi ritenuti possibili, ad esempio, nel Parmense, in base agli “Esperimenti di Previsione dei Terremoti”), abbiano spesso provocato, in passato, sia in Italia che in altri Paesi, molte vittime. Si è pure mostrato che un numero non trascurabile di esse può essere causato anche da terremoti di magnitudo inferiore al valore suddetto (si ricordi che la scala delle magnitudo è logaritmica). Ovviamente, il numero di vittime (così come l’entità dei danni) non dipendono solo dalla magnitudo del terremoto, ma anche dalla profondità dell’ipocentro, dalle caratteristiche del terreno, e, in sintesi, dalla distribuzione dell’energia sismica nel campo delle frequenze, nonché, fortemente, dalla capacità dalle costruzioni di resistere alle sollecitazioni sismiche [5].
Ribadisco che, per cercare di ridurre al minimo il numero di vittime che saranno provocate dai prossimi, inevitabili, violenti terremoti, è urgente adottare corrette politiche di prevenzione sismica, che prevedano anche un uso, molto più vasto di quello attuale, dell’isolamento sismico e delle altre moderne tecnologie antisismiche [29,30]. A tal fine, ricordo nuovamente la petizione da me lanciata il 29/11/2020 [31]. I firmatari di tale petizione sono già 1.085, ma ulteriori firme risulteranno molto utili.
Bibliografia
[1] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Scosse sismiche in corso nel Parmense: c’è da preoccuparsi? – I terremoti più significativi avvenuti nel Parmense in passato: più forti della scossa del 9 febbraio 2024 ma mai violenti», Meteoweb » Geo-Vulcanologia, https://www.meteoweb.eu/2024/02/scosse-sismiche-parmense-ce-da-preoccuparsi/1001359200/, Reggio Calabria, 10 febbraio 2024.
[2] Alessandro Martelli et al.: «Nuove scosse sismiche nel Parmense: priorità alla prevenzione», Comunicato, L’Italia Che Merita, https://www.meritocrazia.eu/nuove-scosse-sismiche-nel-parmense-priorita-alla-prevenzione/, https://www.facebook.com/share/p/z5cNfDzRDrWCWjRu/?mibextid=WC7FNe, https://www.instagram.com/p/C3R_yv4IWYm/?igsh=MTk5dG85d3ZyeGpiaQ==, Roma, 13 febbraio 2024.
[3] Beatrice Raso: «Sulle spalle di Prometeo – Prevedere i terremoti è possibile e consente di mettere in atto azioni di prevenzione: il Prof. Panza spiega come», Meteoweb » Geo-Vulcanologia, https://www.meteoweb.eu/2020/01/prometeo-prevedere-terremoti-possibile-azioni-prevenzione-panza-spiega-come/1380162/ , Reggio Calabria, 26 gennaio 2020.
[4] Wikipedia: «Terremoti in Italia», https://it.wikipedia.org/wiki/Terremoti_in_Italia .
[5] Alessandro Martelli: «Terremoti, un triste elenco che sollecita l’urgenza della prevenzione», Villaggio Globale, https://www.vglobale.it/2024/01/20/terremoti-un-triste-elenco-che-sollecita-lurgenza-della-prevenzione/ , Valenzano (Bari), 20 gennaio 2024.
[6] Filomena Fotia (con intervista ad Alessandro Martelli): «Terremoto in Friuli: la nuova “Torre dell’Orologio” del Castello di Gemona protetta da dissipatori sismici – Terremoto in Friuli: a Gemona “i danni furono gravissimi, fu semidistrutto il Castello (inclusa la sua “Torre dell’Orologio”), simbolo della città», https://www.meteoweb.eu/2021/05/terremoto-in-friuli-la-nuova-torre-dellorologio-del-castello-di-gemona/1675168/ , Reggio Calabria, 6 maggio 2021.
[7] Alessandro Martelli: «Anniversari – Tutte le volte che in gennaio la terra tremò. E può farlo ancora – Ascolta la versione audio dell’articolo – I terremoti sono una costante della storia italiana. Nel mese di gennaio cade l’anniversario di alcuni fra i più terribili, fra cui Foligno, Belice e Marsica. Ma la prevenzione? Poco o nulla.», La Nuova Bussola Quotidiana, https://lanuovabq.it/it/tutte-le-volte-che-in-gennaio-la-terra-tremo-e-puo-farlo-ancora , Monza (MB), 16 gennaio 2024.
[8] Alessandro Martelli: «I più violenti terremoti che, in passato, colpirono l’Italia in gennaio», Ingenio, https://www.ingenio-web.it/articoli/i-piu-violenti-terremoti-che-in-passato-colpirono-l-italia-in-gennaio/ , Galazzano (Repubblica di San Marino), 17 gennaio 2024.
[9] Rita Caridi (con intervista ad Alessandro Martelli): «Terremoto del Belice, 53 anni fa le forti scosse che hanno devastato una vasta area della Sicilia Occidentale – L’ingegnere Martelli ricorda il terribile terremoto del Belice del 1968: le forti scosse che devastarono la Sicilia Occidentale», https://www.meteoweb.eu/2021/01/terremoto-belice-53-anni-fa-scosse-sicilia/1533992/ , Reggio Calabria, 15 gennaio 2021.
[10] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Ricordiamo, anche quest’anno, gli anniversari dei violenti terremoti (e pure del maremoto) che, in gennaio, funestarono l’Italia in passato – In Italia continua a mancare la cultura della prevenzione, del rischio sismico e non solo», Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2023/01/anniversari-violenti-terremoti-maremoto-gennaio/1001187003/ , Reggio Calabria, 5 gennaio 2023.
[11] Filomena Fotia (con intervista ad Alessandro Martelli): «Terremoti di Foligno e della Marsica: a gennaio gli anniversari delle 2 violente scosse – Prevenzione sismica, l’ing. Martelli: “Anche il 13 gennaio deve essere ricordato come l’anniversario di violenti terremoti italiani”», https://www.meteoweb.eu/2021/01/terremoti-foligno-marsica-gennaio-anniversari-violente-scosse/1533239/ , Reggio Calabria, 14 gennaio 2021.
[12] Alessandro Martelli: «Lessons learned from recent earthquakes in Italy: from the San Giuliano di Puglia tragedy in 2002 to the collapses in Abruzzo in 2009», UNESCO-IPRED-ITU International Workshop on «Make the Citizens a Part of the Solution», Istanbul, Turchia, 5÷7 luglio 2009, Extended Abstract Volume (2009); e in: «Make the People a Part of the Solution – UNESCO-IPRED-ITU Workshop – 6-7 July 2009, ITU Civil Engineering Faculty, Istanbul, TURKEY», Faruk Karadoğan, Sumru Pala, Ercan Yuksel, Gulseren Erol e Jair Torres editori, Extended Abstract Volume, 2010, pagg. 51÷72.
[13] Beatrice Raso (con intervista ad Alessandro Martelli): «Il terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009, Ing. Martelli: “Il 6° sisma più distruttivo del secolo scorso in Italia, 309 vittime e almeno 10.000 edifici danneggiati” – Terremoto all’Aquila del 2009: “La scossa principale del 6 aprile fu preceduta da una serie di eventi sismici, iniziati il 14 dicembre 2008″», https://www.meteoweb.eu/2021/03/terremoto-aquila-2009-ing-martelli-6-sisma-piu-distruttivo-secolo-scorso-italia-vittime-edifici-danneggiati/1608818/ , Reggio Calabria, 31 marzo 2021.
[14] Alessandro Martelli: «Quella notte del 6 aprile che devastò L’Aquila. Le vite che potevano essere salvate», Italia Libera, https://italialibera.online/ambiente-territorio/scienza-e-societa/quella-notte-del-6-aprile-che-devasto-laquila-le-vite-che-potevano-essere-salvate/ , Cagliari, 6 aprile 2023.
[15] Alessandro Martelli: «La spada di Damocle del rischio sismico negli anniversari di Norcia e San Giuliano di Puglia », Italia Libera, https://italialibera.online/economia-lavoro/tecnologia-e-innovazione/la-spada-di-damocle-del-rischio-sismico-negli-anniversari-di-norcia-e-san-giuliano-di-puglia/ , Cagliari, 30 ottobre 2022.
[16] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Oggi è il settimo anniversario del terremoto di Norcia del 30 ottobre 2016 – Il terremoto di magnitudo M = 6,5 a Norcia del 30 ottobre 2016 fu l’ultimo terremoto violento a colpire l’Italia», Meteoweb » Geo-Vulcanologia , https://www.meteoweb.eu/2023/10/oggi-settimo-anniversario-terremoto-norcia-30-ottobre-2016/1001319346/, Reggio Calabria, 30 ottobre 2023.
[17] Elisabetta Tola (conduttore), Marco Motta e Paolo Conte (servizio): «Scuole e sicurezza sismica. San Giuliano di Puglia: dieci anni fa il crollo della scuola per il terremoto. Le nuove tecnologie per la sicurezza sismica. Int. Alessandro Martelli (ingegnere Enea)”, Radio Tre, Radio 3 Scienza, 31 ottobre 2012, ore 11:00.
[18] Intervista in diretta ad Alessandro Martelli di Elisabetta Tola (servizio di Marco Motta e Paolo Conte): «Scuole e sicurezza sismica. San Giuliano di Puglia: dieci anni fa il crollo della scuola per il terremoto. Le nuove tecnologie per la sicurezza sismica. Int. Alessandro Martelli (ingegnere Enea)», Radio Tre, Radio 3 Scienza, Roma, 31 ottobre 2012, ore 11:00.
[19] Paolo Patroncini: «Convegno a Bondeno (Ferrara), 1° marzo 2013 – Da San Giuliano all’Emilia: per non dimenticare», 21mo Secolo – Scienza e Tecnologia, Milano, N. 2/2013, giugno 2013, pp. 23-24.
[20] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «ll convegno di oggi a Isernia “20 anni dopo San Giuliano di Puglia” – Oggi ad Isernia il convegno organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi», Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2022/11/convengo-oggi-isernia-san-giuliano-di-puglia/1001168463/ , Reggio Calabria, 15 novembre 2022.
[21] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Termolionline.it): «Il tecnico Enea Alessandro Martelli: dal crollo della Jovine alla nuova scuola – Per non dimenticare», Termolionline.it, https://www.termolionline.it/news/attualita/1132925/il-tecnico-enea-alessandro-martelli-dal-crollo-della-jovine-alla-nuova-scuola , Campobasso, 1° novembre 2023.
[22] Alessandro Martelli e altri: «A più di venti anni dal disastro di San Giuliano di Puglia, urgono ancora interventi di sicurezza e adeguatezza infrastrutturale. non si attenda oltre», Comunicato di Meritocrazia Italia, https://www.meritocrazia.eu/a-piu-di-venti-anni-dal-disastro-di-san-giuliano-di-puglia-urgono-ancora-interventi-di-sicurezza-e-adeguatezza-infrastrutturale-non-si-attenda-oltre/ , Roma, 6 novembre 2023.
[23] Bruno Carpani, Massimo Forni, Maurizio Indirli ed Alessandro Martelli: «Applicazione di tecnologie antisismiche innovative per l’adeguamento sismico del patrimonio culturale italiano danneggiato da terremoti recenti», Convegno Internazionale «Dimensione Europa», Regione Emilia-Romagna, Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali, FerraraFiere, Ferrara, 1999.
[24] Filomena Fotia (con intervista ad Alessandro Martelli): «Rischio sismico per beni architettonici e beni artistici: resilienze e fragilità – I gravi terremoti che hanno colpito l’Italia negli ultimi decenni hanno evidenziato l’elevata vulnerabilità delle costruzioni storiche e dei beni artistici in essi contenuti», MeteoWeb, https://www.meteoweb.eu/2016/04/rischio-sismico-per-beni-architettonici-e-beni-artistici-resilienze-e-fragilita/661954/ , Reggio Calabria, 2 aprile 2016.
[25] Alessandro Martelli (a cura di): «Edifici e impianti di nuova costruzione ed esistenti e patrimonio culturale protetti dal terremoto grazie a moderne tecnologie – Normativa, sperimentazione, progettazione, realizzazione, collaudo e monitoraggio sismico», ISBN 9788857906805, Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2017.
[26] Alessandro Martelli: «Protezione sismica del patrimonio culturale mediante tecniche innovative – Seminario del 17 e 18 marzo all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma», 21mo Secolo – Scienza e Tecnologia, Milano, N. 1-2005, aprile 2005, pagg. 36-42.
[27] Alessandro Martelli: «Le moderne tecnologie antisismiche usate per adeguare e ricostruire il patrimonio storico-artistico», Ingenio, https://www.ingenio-web.it/articoli/le-moderne-tecnologie-antisismiche-usate-per-adeguare-e-ricostruire-il-patrimonio-storico-artistico/, 12 dicembre 2022; «Conservazione e Restauro – Tecnologie e soluzioni innovative, Buone Pratiche, Competenze, Restauro del Moderno», ingenio Dossier, Edizione 20.2023, Galazzano (Repubbica di San Marino), 31 maggio 2023.
[20] Alessandro Martelli: «Così si protegge il patrimonio storico-artistico», Villaggio Globale, https://www.vglobale.it/2023/12/17/cosi-si-protegge-il-patrimonio-storico-artistico/ , Valenzano (Bari), 17 dicembre 2023.
[29] Roberta Cortese (con intervista ad Alessandro Martelli): «Il centenario – Geologi e ingegneri a confronto nella “due giorni” svoltasi al Teatro – Non è il terremoto che fa paura ma la cattiva qualità degli edifici – Isolatori sismici e dissipatori di energia: le soluzioni innovative», Gazzetta del Sud, Cronaca di Messina, Messina, 1° febbraio 2009, pag. 39.
[30] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Dicembre: sono numerosi i terremoti violenti che, in passato, colpirono l’Italia in questo mese, in varie regioni – non vi fu solo quello di Messina e Reggio Calabria del 1908 – Non dimentichiamoci del rischio sismico, che si faccia finalmente una corretta prevenzione, anche grazie ad un uso delle moderne tecnologie antisismiche ben più vasto di quello attuale!», Meteoweb, Geo-Vulcanologia, https://www.meteoweb.eu/2023/12/dicembre-sono-numerosi-i-terremoti-violenti-che-in-passato-colpirono-litalia-in-questo-mese-in-varie-regioni-non-vi-fu-solo-quello-di-messina-e-reggio-calabria-del-1908/1001335773/ , Reggio Calabria, 7 dicembre 2023.
[31] Alessandro Martelli: «Che si inizino finalmente ad attuare serie politiche di prevenzione dai rischi naturali!», Petizione on line, Wilmington (Delaware, USA): chang.org, https://www.change.org/p/presidenza-del-consiglio-dei-ministri-governo-italiano-che-si-inizino-finalmente-ad-attuare-serie-politiche-di-prevenzione-dai-rischi-naturali , San Lazzaro di Savena (Bologna), 29 novembre 2020.