L’esperienza della gravidanza porta con sé una serie di considerazioni nutrizionali e di salute, ma una nuova ricerca ha aggiunto un elemento inaspettato alla lista delle preoccupazioni. Uno studio recente, pubblicato sulla rivista Environmental International, ha rivelato una connessione intrigante tra la dieta delle donne in gravidanza e l’esposizione agli ftalati, sostanze chimiche associate alla plastica, con potenziali implicazioni per la salute del feto.
Salute fetale
Questo studio, condotto su donne in gravidanza, ha dimostrato che le diete ricche di alimenti ultraprocessati sono collegate a una maggiore esposizione agli ftalati. L’esposizione agli ftalati durante la gravidanza può causare stress ossidativo e infiammazione nel feto, aumentando il rischio di basso peso alla nascita, parto pretermine e disturbi mentali infantili come l’autismo e l’ADHD. La metodologia dello studio ha coinvolto dati provenienti dalla coorte di ricerca CANDLE, che ha analizzato campioni di urina di donne incinte nel secondo trimestre. È emerso che ogni incremento del 10% nell’assunzione di alimenti ultraprocessati era associato a un aumento del 13% nei livelli di di(2-etilesil) ftalato, uno degli ftalati più comuni e dannosi.
Cosa non mangiare in gravidanza
Gli alimenti ultraprocessati, sostanze estratte da alimenti e poi fortemente modificati con aggiunta di sostanze chimiche e conservanti, rappresentano una parte significativa della dieta moderna in gravidanza. Tali alimenti, come preparati per torte, patatine fritte e bibite analcoliche confezionate, possono essere fonte significativa di esposizione agli ftalati. Questo studio ha anche identificato un legame tra l’assunzione di alimenti ultraprocessati, l’esposizione agli ftalati e le questioni socioeconomiche che le madri affrontano. Le difficoltà finanziarie e l’accesso limitato a cibi freschi e sani possono aumentare la vulnerabilità delle donne incinte.
Raccomandazioni per le donne incinte
Gli autori sottolineano la necessità di interventi da parte dei produttori e dei legislatori per ridurre la contaminazione da ftalati negli alimenti. Regolamentazioni più stringenti sulla composizione degli imballaggi alimentari e sull’uso di guanti contenenti ftalati potrebbero essere cruciali per proteggere la salute delle madri e dei loro bambini. Le donne incinte sono incoraggiate a ridurre il consumo di alimenti ultraprocessati e a preferire alimenti freschi come frutta, verdura e carni magre. Leggere attentamente le etichette degli alimenti può essere utile per evitare sostanze nocive come gli ftalati.