L’emergenza cinghiali approda nel Consiglio regionale della Puglia, dopo l’incidente mortale di sabato sera a Ginosa, dove una donna di 45 anni è morta dopo che la sua auto ha tamponato un furgone che, pochi attimi prima, aveva travolto un cinghiale che attraversava la statale 580 tra Ginosa e Ginosa Marina, nel Tarantino. I gruppi di Forza Italia e La Puglia domani hanno depositato due diverse richieste di audizioni in commissione per affrontare il problema.
“La misura è colma – commenta il consigliere Massimiliano Di Cuia – e l’invasione della specie in Puglia non ha evidentemente trovato le risposte necessarie: oltre agli incidenti mortali, ci sono gli altri meno gravi ed anche gli ingentissimi danni provocati alle colture agricole. È ora di vederci chiaro e verificare le misure adottate in questi anni dalla Giunta regionale. Perciò, ho già depositato una richiesta di audizione in commissione Agricoltura del presidente della Giunta regionale, dell’assessore al ramo e dei rappresentanti della task force“.
I cinghiali in Puglia “un fenomeno ingestibile”
“I Cinghiali sono diventati ormai un fenomeno ingestibile. La notte tra sabato 3 e domenica 4 febbraio sulla strada 580 che collega il comune di Ginosa (Taranto) alla sua marina è avvenuto un incidente mortale in cui ha perso la vita una donna di 45 anni: la tragedia è stata causata da un tamponamento che l’auto della donna ha avuto con un furgone fermo a centro strada perché qualche attimo prima aveva investito un cinghiale di grosse dimensioni. Nella stessa serata, sulla strada provinciale 13 che collega il comune di Castellaneta alla sua marina un attraversamento di un altro cinghiale ha mandato fuori strada un veicolo e fortunatamente non ci sono state gravi conseguenze“. Così, in una nota, il consigliere della Regione Puglia Antonio Scalera della lista La Puglia Domani, con riferimento alla presenza dei Cinghiali e alle conseguenze in termini di sicurezza lungo le strade.”Il numero dei Cinghiali nell’ultimo anno si è triplicato e le attività di abbattimento selettivo, purtroppo, non sono ancora state avviate, inoltre, l’attività venatoria ordinaria si è chiusa lo scorso 15 gennaio 2024, i Cinghiali in questo periodo sono rimasti rintanati nei parchi protetti e solo ora stanno nuovamente raggiungendo i centri abitati. La presenza dei Cinghiali sta, tra l’altro, provocando seri danni alle colture in una regione a vocazione agricola e con produzioni di altissimo pregio“, prosegue aggiungendo di aver chiesto di conoscere “a che punto è il piano di monitoraggio e gestione del cinghiale varato dalla Regione Puglia e quali sono le motivazioni che sino ad oggi non hanno consentito di mettere in atto tale piano e se, nel frattempo, sono allo studio altre iniziative“.