Emergenza Dengue, panico anche in Italia, Spallanzani lavora sul vaccino, l’esperto: “prestate attenzione”

L'incremento dei casi autoctoni di dengue in Italia suggerisce che la stagionalità potrebbe non essere più un fattore determinante
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Il Brasile non è l’unico a combattere una guerra contro la dengue; l’Italia si prepara a fronteggiare il rischio di questa malattia tropicale, alimentata dall’attività della zanzara Aedes aegypti. Un’inquietante allerta è stata emessa proprio in Italia, con un focus particolare sulle persone e le merci provenienti dal Sudamerica, dove la dengue sta dilagando senza pietà. L’aumento dei casi nel Brasile, con oltre mezzo milione di casi confermati e un numero totale quadruplicato rispetto all’anno precedente, pone l’Italia di fronte a una sfida significativa.

Vaccino in arrivo allo Spallanzani

Il prestigioso ospedale Spallanzani di Roma sta lavorando sul vaccino contro la dengue. Con i recenti test che hanno dimostrato l’efficacia del vaccino, l’Italia si prepara ad affrontare questa minaccia in modo proattivo. L’arrivo del vaccino rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la dengue, offrendo una potenziale soluzione per proteggere la popolazione dalle gravi conseguenze della malattia. La paura di una nuova pandemia è tanta e l’Italia si muove per non ripetere gli errori del passato.

Vigilanza a Fiumicino: aerei disinfettati e misure straordinarie

L’aeroporto di Fiumicino intensifica la sua vigilanza, controllando rigorosamente gli aerei e le merci provenienti da Brasile e Argentina. Queste misure straordinarie, prescritte da Francesco Vaia e attuate dagli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera, mirano a proteggere il nostro Paese da una possibile diffusione della malattia. L’aumento dei casi nel Sudamerica richiede una risposta rapida e coordinata a livello internazionale per prevenire la propagazione della dengue. Sembra un film già visto, siamo tornati al 2020? È essenziale implementare misure di controllo efficaci e garantire la collaborazione tra le nazioni colpite per contenere l’epidemia e proteggere la salute pubblica.

Cosa dicono gli esperti

Secondo Claudio Venturelli, esperto dell’Ausl Emilia-Romagna, il rischio di trasmissione della dengue non è diretto da uomo a uomo, ma è piuttosto legato alle punture delle zanzare infette. Tuttavia, l’aumento dei casi autoctoni in Italia solleva domande sulle modalità di trasmissione della malattia nel nostro Paese. Venturelli sottolinea l’importanza della prevenzione e dell’educazione pubblica per mitigare il rischio di contrarre la malattia e sottolinea l’importanza delle misure di controllo delle zanzare per proteggere la popolazione. L’esperto evidenzia l’importanza di una risposta coordinata a livello nazionale e internazionale per affrontare efficacemente l’epidemia di dengue, sottolineando la necessità di investire in ricerca e sviluppo di nuove strategie di controllo delle zanzare e di vaccini più efficaci.

Dengue in Italia: come proteggersi?

L’incremento dei casi autoctoni di dengue in Italia suggerisce che la stagionalità potrebbe non essere più un fattore determinante. Con la zanzara Aedes aegypti che si diffonde anche in Europa, è essenziale adottare misure preventive e di controllo per proteggere la popolazione italiana da questa minaccia. La crescente mobilità internazionale e i cambiamenti climatici possono favorire la trasmissione della malattia, rendendo necessario un monitoraggio costante e una risposta rapida alle emergenze sanitarie.

Secondo Venturelli, la migliore difesa contro la dengue è la prevenzione. Vuotare e evitare i ristagni d’acqua, utilizzare larvicidi nei focolai pubblici e adottare precauzioni contro le punture di zanzara sono tutte azioni che possono contribuire a ridurre il rischio di contrarre la malattia. Inoltre, è essenziale promuovere la ricerca e lo sviluppo di nuove strategie di controllo delle zanzare e di vaccini più efficaci per combattere la diffusione della malattia a livello globale.

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