Sono state potenziate in Italia le misure di protezione dei preparati farmaceutici a base di Fentanyl e suoi derivati, un oppiaceo sintetico che negli Stati Uniti sta mietendo vittime soprattutto nei giovani. È di pochi giorni fa una nota partita dalla Direzione generale prevenzione del ministero della Salute che ha alzato il livello di allerta a 3, quello massimo. Per ora la circolazione in ambito extra sanitario viene ritenuta contenuta. Negli oltre 20 laboratori sul territorio verranno avviati protocolli e si passerà alla formazione del personale.
Negli Usa, dove è in corso da anni un’emergenza sull’uso del Fentanyl, il solo contatto ha innescato reazioni cutanee. Nel Paese sta uccidendo oltre 180 americani al giorno. Secondo una delle ultime ricerche sul tema condotta dall’Università della California e pubblicata sulla rivista Addiction, la proporzione dei decessi per overdose negli Stati Uniti che coinvolgono sia il Fentanyl che gli stimolanti è aumentata di oltre 50 volte tra il 2010 e il 2021. In particolare il Fentanyl, rileva l’autore principale dello studio, Joseph Friedman, ha introdotto una crisi da abuso di sostanze multiple, il che significa che le persone lo mischiano con altre droghe, come gli stimolanti. Proprio questo mix può impedire la risposta al naloxone, l’antidoto per le overdose da oppioidi.
Antidoto che in Italia è presente in tutte le ambulanze del 118, come rileva il presidente della Società italiana sistema 118 (Sis 118), Mario Balzanelli sottolineando la “potenziale minaccia sociale” rappresentata dal Fentanyl, in grado di creare una “feroce dipendenza” con parametri addirittura “fino a 80 volte superiori a quelli determinati dall’eroina“. Minaccia, dice “che va intercettata per tempo e radicalmente stroncata“. In situazioni di emergenza “preziosa e anche salvavita, può essere la somministrazione, quale antidoto specifico, del naloxone, da parte dei nostri equipaggi medicalizzati ed infermierizzati, antidoto – sottolinea Balzanelli – che non manca mai a bordo delle nostre ambulanze“. Un allarme tale, quello del consumo dell’oppioide sintentico, che ha portato gli Usa nel luglio dello scorso anno a creare una coalizione internazionale di 90 Paesi per combattere le droghe sintetiche. Il 31 gennaio è arrivato anche l’impegno della Cina per fermare il commercio illegale della sostanza. E il divieto di consumo del Fentanyl è entrato perfino nella Costituzione del Messico.