Il lander SLIM del Giappone è ancora vivo e vegeto dopo un lungo sonno sulla Luna. Lo “Smart Lander for Investigating Moon” ha risposto ad un comando proveniente dalla Terra dopo essersi addormentato per quasi un mese. Parte di questo periodo di inattività è coinciso con la fredda notte lunare di 2 settimane, hanno spiegato i funzionari della missione.
“Il comando è stato inviato a SLIM e una risposta è stata ricevuta, confermando che il veicolo spaziale ha superato la notte lunare e mantenuto le capacità di comunicazione,” ha riportato JAXA. L’elettronica era operativa nonostante le temperature superficiali fossero di +100°C, ha sottolineato il team. “Se continuiamo a comunicare, le cose diventeranno ancora più bollenti, quindi ieri ho deciso di comunicare per un po’ e poi fare nuovamente una pausa,” ha scritto JAXA, “impersonando” il lander.
Il lander non è solo sveglio, ma continua a raccogliere anche dati scientifici. Nuove immagini della missione mostrano una nuova zona della Luna “che non era visibile l’ultima volta“. Le immagini sono state scattate utilizzando la fotocamera di navigazione della missione, ha spiegato il team di SLIM, che ha intenzione di riprendere i contatti solo quando le temperature locali saranno scese a livelli più sicuri.
La folle corsa del lander SLIM
È stata una corsa folle per SLIM, fin dall’atterraggio “da cecchino” sul bordo del cratere Shioli il 19 gennaio. Il lander è finito capovolto a causa di problemi al motore, ma fortunatamente i suoi pannelli solari stanno ancora ricevendo energia dal sole, sebbene a un livello ridotto. Affacciandosi verso Ovest, la ridotta luce solare ha causato la chiusura della missione poco dopo l’atterraggio, prima di riprendersi quasi 10 giorni dopo (il 29 gennaio) per un breve periodo di operazioni che sono durate fino al 1º febbraio.
JAXA ha sfruttato al massimo il breve periodo di operazioni, esplorando i dintorni del sito di atterraggio utilizzando la Multi-Band Camera (MBC) del veicolo alla ricerca di olivina e altri minerali. Ha anche fotografato numerose rocce, che i funzionari hanno immaginativamente chiamato con nomi di cani per indicarne le dimensioni relative. La notte lunare, però, lunga circa 14,5 giorni terrestri, ha impedito ai raggi solari di raggiungere il lander. Il giorno lunare ha raggiunto la regione intorno al 15 febbraio, ma la posizione di atterraggio sfavorevole di SLIM implica che ben poca luce solare ha raggiunto il lander, almeno fino a questo fine settimana.
Il notevole recupero mostra che la sua elettronica ha resistito alle temperature notturne lunari equatoriali di circa -130°C.
SLIM ha raggiunto i suoi obiettivi principali ed estesi della missione di atterraggio preciso, inviando 2 piccoli rover sulla superficie per le loro operazioni e raccogliendo dati scientifici nell’area circostante.