L’inverno 2023-2024 è il 3° più caldo mai misurato in Francia: molto caldo il mese di febbraio

L'inverno 2023-2024 ha visto un susseguirsi di periodi con temperature primaverili, e brevi sequenze invernali in Francia
MeteoWeb

Con un episodio di mitezza molto marcato nel mese di febbraio, l’inverno 2023-2024 si è classificato al 3° posto tra gli inverni più caldi mai misurati in Francia, dietro al 2020 e al 2016. L’autunno era già stato il più caldo mai misurato nel Paese. L’inverno meteorologico copre i mesi di dicembre, gennaio e febbraio e dovrebbe corrispondere al periodo più freddo dell’anno, invece…

Cosa ricordare dall’inverno 2023-2024 in Francia

In Francia, durante tutta la stagione appena trascorsa, la temperatura media dovrebbe essere di circa 2°C più alta della norma (media di riferimento 1991-2020). L’inverno 2023-2024 si colloca al 3° posto tra gli inverni più caldi dall’inizio delle misurazioni nel 1900, dietro all’inverno del 2020 (+2,3°C) e all’inverno del 2016 (+2,1°C).

Dopo un episodio invernale dall’8 al 20 gennaio, sulla Francia si è stabilizzato un clima mite con temperature degne del periodo primaverile. Con un’anomalia di +3,6°C nel corso del mese, febbraio 2024 è il secondo febbraio più caldo mai registrato nel Paese, dietro a febbraio 1990 (+4°C). Da febbraio 2022, tutti i mesi sono stati al di sopra della norma, tranne uno.

temperature inverno 2023-2024 francia

Molto contrastante nel corso dei mesi, la piovosità media invernale è in eccesso in tutte le regioni, ad eccezione della Corsica e della Linguadoca-Rossiglione. In media in tutto il Paese, quest’inverno le precipitazioni in eccesso raggiungono circa il 10%.

Inoltre, l’inverno 2023-2024 è caratterizzato da una mancanza di sole su gran parte del Paese. Il deficit ha raggiunto il 10-30% dal Centro-Ovest al bacino parigino e alle Ardenne. Il soleggiamento è stato invece coerente con la stagione nelle regioni mediterranee, e più localmente nel sud dell’Alsazia.

Questo inverno ha visto un susseguirsi di periodi con temperature primaverili, e brevi sequenze invernali in Francia, con pochissimi episodi di neve in pianura e poche gelate. Lo stato del manto nevoso sulle montagne francesi è stato deficitario o quasi nullo nella bassa e media montagna (Vosgi, Giura, Massiccio centrale, Corsica e Pirenei) per gran parte dell’inverno. Sulle Alpi, il susseguirsi di episodi perturbati, associati ad un limite pioggia-neve che risale alle quote più elevate, ha portato ad un deficit di neve a bassa quota ma ad un eccesso in alta montagna.

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