La Luna Piena di febbraio, chiamata Luna della Neve, sarà al suo “clou” durante le ore diurne del 24 febbraio, circa un giorno prima di raggiungere l’apogeo, il punto più lontano dalla Terra lungo la sua orbita, dando vita quindi ad una “mini” Luna, una Luna Piena che appare, da nostro punto di vista, leggermente più piccola della media.
La Luna Piena e la “mini” Luna
Una Luna Piena si verifica quando la Luna si trova esattamente opposta al Sole rispetto alla Terra, il che significa che il nostro pianeta è tra il Sole e la Luna. Ciò avviene perché il Sole illumina completamente la superficie della Luna rivolta verso di noi. Il satellite è completamente visibile perché il suo disco è completamente illuminato. Questo evento si verifica approssimativamente ogni 29,5 giorni, il tempo che impiega la Luna a completare un ciclo attraverso le sue fasi.
Una “mini” Luna, o Luna Piena all’apogeo, si verifica quando la Luna è in fase di plenilunio e si trova al punto più lontano dalla Terra lungo la sua orbita ellittica. Durante questa fase, la Luna appare leggermente più piccola e meno luminosa rispetto alla media dei pleniluni. Ciò avviene perché l’apogeo, il punto più lontano dell’orbita lunare, comporta una maggiore distanza tra la Terra e la Luna. Questa distanza extra riduce leggermente la dimensione apparente della Luna nel cielo notturno. Tuttavia, questa variazione nella dimensione è minima e difficile da percepire a occhio nudo senza un riferimento diretto.
La Luna della Neve
La Luna Piena di febbraio è tradizionalmente chiamata “Luna della Neve” poiché cade nel periodo dell’anno in cui, nelle regioni settentrionali, le nevicate sono più abbondanti. Questo nome risale alle antiche tradizioni agricole e ai cicli naturali osservati dalle comunità indigene. In molte culture, i nomi dei pleniluni sono stati associati a eventi stagionali o fenomeni naturali rilevanti per l’agricoltura e la vita quotidiana. Febbraio è spesso un mese di rigide temperature invernali e abbondanti precipitazioni di neve in molte parti del mondo settentrionale, motivo per cui la Luna piena di questo periodo è stata chiamata “Luna della Neve”. Questa denominazione riflette l’importanza storica dei pleniluni nel segnare i cicli naturali e l’interazione umana con l’ambiente circostante.
Leggende lunari
Mentre il Farmers’ Almanac indica la Luna Piena di febbraio come “Luna della Neve“, le culture native americane attribuivano vari nomi a questa fase lunare. Secondo il Progetto di Alfabetizzazione Nativa dell’Ontario, i popoli Ojibwe (o Anishinaabe) la chiamavano Mikwa Giizis, la “Luna dell’Orso”, mentre i Cree la nominavano Kisipisim, o “Grande Luna”, poiché durante questo periodo gli animali tendevano a muoversi poco e i cacciatori trovavano poche prede.
I Tlingit del Nordovest del Pacifico la definivano S’eek Dís, o “Luna dell’Orso Nero”, mentre gli Haida la identificavano come Hlgit’ún Kungáay, o “Luna dell’oca”. Nel Sud/Est degli Stati Uniti, i Cherokee la chiamavano “Luna dell’Osso”, indicando il secondo ciclo lunare dell’anno.
Nell’emisfero Sud, i Māori della Nuova Zelanda la descrivevano come Poutū-te-rangi, o “raccolta dei raccolti”, poiché in questo periodo avveniva il raccolto agricolo, segnando la fine dell’estate. In Cina, il mese lunare di febbraio è chiamato Zhēngyuè, marcando il Capodanno lunare cinese. Nel 2024, la notte di Luna Piena coincide con la Festa delle Lanterne, punto culminante delle celebrazioni del Capodanno cinese.