L’attuale fase di maltempo non sta risparmiando il Veneto. La situazione attuale nel Veronese è sotto controllo, con un attento monitoraggio, però, dei fiumi e dei torrenti nella regione. In particolare, si presta particolare attenzione all’area orientale della provincia di Verona, dove a Soave sono state chiuse le paratie tra Alpone e Tramigna sul ponte lungo la SR11. Questa zona ha già subito diverse esondazioni nel passato, con la più grave che risale al 2010 durante l’evento di Ognissanti, quando le città di Soave e, soprattutto, Monteforte e l’Alpone furono sommerse dall’acqua. Altri segni di instabilità includono piccoli smottamenti e frane, come quella segnalata in Valpolicella, che ha interrotto la strada tra le frazioni di Torbe e Prun nel comune di Negrar, e un cedimento stradale a Badia Calavena, in Lessinia, che ha bloccato un tratto della Sp36.
A Vicenza, l’allerta per maltempo riguarda le abbondanti piogge che hanno innalzato rapidamente il livello dei fiumi che attraversano la città e il suo centro storico. Il Bacchiglione, intorno a mezzogiorno, ha raggiunto 4.25 metri presso il pluviometro di Ponte degli Angeli, avvicinandosi ai 4 metri e mezzo del livello di guardia. In via precauzionale, sono state aperte le paratie proprio a Ponte degli Angeli e sono stati posizionati sacchi di sabbia in diverse zone della città, pronti per essere utilizzati in caso di necessità. Tuttavia, preoccupa maggiormente il fiume Retrone, proveniente dalla zona industriale, il cui livello elevato ostacola il deflusso dell’acqua dai torrenti circostanti, causando allagamenti in campi, fossati e zone golenali. Il Centro operativo comunale, attivato dal Comune nella giornata precedente, monitora costantemente la situazione, soprattutto considerando le previsioni di precipitazioni intense per almeno altre 24 ore, coinvolgendo l’intera provincia, compresa la zona montana.
In riferimento al Retrone, come fa sapere una nota del Comune, la polizia locale sta informando i cittadini di viale Fusinato con megafoni, con l’indicazione di spostare le automobili e gli altri beni dalle zone a rischio allagamenti, in particolare lungo il muro di sponda. Il parco del Retrone, monitorato da una pattuglia fissa della polizia locale, viene chiuso al pubblico così come tutti gli altri parchi della città. Sentita la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo 1 e il dirigente del settore Istruzione comunale, in via precauzionale vengono chiuse per oggi le scuole di sant’Agostino, cioè la primaria statale Arnaldi e la scuola dell’infanzia comunale Molino. “Sulla base dell’evolversi della situazione sarà valutata e comunicata alle famiglie l’apertura di domani“, comunica il Comune. Le piogge persistenti di questa notte e questa mattina stanno inoltre provocando notevoli criticità alla rete dei fossati della zona Est, malgrado la pulizia delle griglie che ieri era stata compiuta da Amcps e dal gruppo volontari della protezione civile. Ciò sta causando allagamenti che la polizia locale e il gruppo volontari di protezione civile stanno monitorando, in particolare in strada di Bertesina che viene per il momento chiusa dall’incrocio con viale della Scola alla rotatoria con via Aldo Moro, in strada di Setteca’, che potrebbe essere chiusa alla circolazione, e in strada Pelosa, dove è già stata posizionata e attivata una pompa. Nelle zone previste dal piano comunale di emergenza sono stati posizionati in via preventiva i sacchi di sabbia che saranno resi disponibili ai cittadini in caso di necessità, in particolare in viale Fusinato, piazza Matteotti e contra’ Santi Apostoli. Sono state già installate le paratie di ponte degli Angeli e verranno posizionati i panconi in viale Giuriolo. In via precauzionale Viacqua sta attrezzando le due idrovore in viale dello Stadio e in via Leoni, in zona tribunale nuovo. Il Coc rimane attivo in vista di ulteriori peggioramenti del meteo previsti nell’arco della giornata.
Nel Padovano, un’intensa perturbazione ha già generato criticità in alcune zone, con allagamenti sia in zone rurali che urbane, canali saturi e fiumi in rapido aumento. Coldiretti Padova ha segnalato allagamenti soprattutto nella parte occidentale della provincia, tra i Colli Euganei e località come Cervarese Santa Croce, Rovolon, Teolo, Saccolongo, Selvazzano, Abano Terme e altre. Oltre alle strade più basse e alle zone golenali, anche vigneti e terreni agricoli sono stati colpiti, con l’attività di semina primaverile in attesa. Fortunatamente, al momento non sono stati riportati danni significativi.
“Abbiamo un allerta arancione-rosso nel vicentino, a confluire poi nel bacino idrografico del padovano e veronese, la sala operativa è aperta e possiamo dire che abbiamo aperto i bacini di laminazione che prima non esistevano e che abbiamo realizzato noi e questo ci fa ben sperare“: è quanto ha dichiarato il presidente del Veneto Luca Zaia, in riferimento alla situazione maltempo che interessa in questo momento la regione. Insieme all’assessore alla protezione civile Gianpaolo Bottacin, il governatore ricorda che “nel 2010 con la grande alluvione ci si è resi conto che, oltre a non avere modelli previsionali precis,i non avevamo da 80 anni opere idrauliche importanti. Oggi invece abbiamo un sacco di bacini di laminazione a disposizione. Non basta ma aiuta perché permette alle grandi città del territorio di non andare sott’acqua“.
Attualmente l’area che da stamane ha le maggiori precipitazione piovose è quella di Recoaro, con un picco di 115mm. “Le previsioni di ieri ci indicavano 200mm in 48 ore – ha sottolineato l’assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin -. Per ora siamo a 60-90mm con picchi nell’alto veronese e nella zona di Recoaro dove abbiamo raggiunto oltre 115mm. Nelle prossime ore la perturbazione si sposterà a est, verso pedemontana trevigiana e montebellunese. È stato attivato il bacino di Montebello, quello sull’Orolo è in fase di collaudo, a breve sarà aperto quello della Colombaretta. Non escludo, viste le previsioni con la perturbazione si sta spostando sul trevigiano, che verrà aperto anche quello sul Muson dei Sassi. Nevica in montagna, si alzerà la quota neve ma non è previsto un grande scioglimento”.
RFI ha predisposto la chiusura delle linee ferroviarie Vicenza-Padova, Vicenza-Schio, Vicenza-Treviso a causa del livello dei fiumi.
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