Duecento anni di Meraviglia Paleontologica: Megalosaurus bucklandii e l’eccentricità del suo “papà” che voleva mangiarlo

Nonostante la sua vasta esperienza gastronomica, Buckland non ha mai avuto l'opportunità di assaporare la carne di dinosauro
MeteoWeb

Il 20 febbraio 2024 segna un anniversario epocale nella storia della paleontologia europea: il duecentesimo compleanno del leggendario Megalosaurus bucklandii. Nato dall’ingegno del celebre geologo e paleontologo William Buckland nel lontano 1824, il primo dinosauro europeo descritto scientificamente continua a incantare e ispirare l’immaginazione dei ricercatori e del pubblico in generale.

La visione di William Buckland

William Buckland, figura eclettica e indimenticabile del mondo scientifico ottocentesco, non era solo un geologo e un paleontologo, ma anche un chimico e uno studioso dalle passioni eccentriche. La sua vita e il suo lavoro sono stati intrisi di una fervida curiosità, che lo ha spinto a esplorare le profondità della Terra e a scrutare il passato con occhi tanto geniali quanto stravaganti.

Fin dall’infanzia, Buckland era affascinato dalla storia naturale, accompagnando il padre nelle avventure di caccia ai fossili lungo le coste di Lyme Regis. Questi primi viaggi di esplorazione hanno gettato le basi per una carriera straordinaria, culminata nella scoperta e nella descrizione del Megalosaurus bucklandii. Nonostante le sue credenze fissiste, Buckland ha dato un contributo inestimabile alla scienza, spalancando le porte a nuove prospettive sulla vita preistorica.

Un professore unico

Oltre alla sua ricerca rivoluzionaria, Buckland è ricordato per il suo stile didattico unico e coinvolgente. Come professore a Oxford, ha saputo trasmettere la sua passione per la natura e la storia in modo straordinario, affascinando e ispirando generazioni di studenti con le sue lezioni fuori dagli schemi.

Una delle sue affermazioni più celebri rimane incisa nella memoria di molti: “Lo stomaco, signore, governa il mondo“. Queste parole, pronunciate con il cranio di una iena tra le mani, incarnano l’approccio unico e spregiudicato di Buckland alla scienza e alla vita stessa.

Un’epoca di stravaganza

Ma l’eredità di William Buckland va oltre il suo lavoro accademico. La sua vita privata, caratterizzata da una straordinaria eccentricità, è diventata leggendaria nel panorama della storia naturale. Il suo interesse per la zoofagia, sebbene controverso, ha contribuito a definirlo come una figura unica nel suo genere.

Nella sua residenza, accanto a fossili e minerali, Buckland condivideva lo spazio con una vasta gamma di animali vivi e, occasionalmente, con quelli preparati per il consumo. Le sue cene erano spesso un’affascinante mescolanza di piatti insoliti, tra cui topi in pastella, braciole di pantera e persino il cuore mummificato di re Luigi XIV.

“Assaggiare un dinosauro”

Nonostante la sua vasta esperienza gastronomica, Buckland non ha mai avuto l’opportunità di assaporare la carne di dinosauro. Questo desiderio inappagabile rimane uno dei pochi rimpianti di una vita vissuta all’insegna dell’eccentricità e della scoperta.

Così, mentre celebriamo il duecentesimo compleanno del Megalosaurus bucklandii, riflettiamo sull’impatto duraturo di William Buckland e del suo straordinario contributo alla nostra comprensione del mondo preistorico. La sua storia è un monito che ci ricorda l’importanza di una mente curiosa e di un cuore aperto alle meraviglie della natura.

Condividi