Il meteo pesa sullo smog: “è come una coperta di lana sulla testa”

Le prolungate condizioni anticicloniche non stanno lasciando scampo alla Pianura Padana, che si ritrova sotto una cappa di smog
MeteoWeb

Una cappa di smog soffoca da giorni l’area della Pianura Padana a causa del dominio di condizioni anticicloniche che favoriscono il ristagno degli inquinanti. “Viviamo una condizione particolarmente ‘sfortunata’ dal punto di vista del meteo che non ci sta lasciando scampo e che purtroppo sta condizionando enormemente” l’andamento dei picchi di inquinanti, perché sta producendo “uno schiacciamento verso il basso” di tutte le particelle, afferma Vanes Poluzzi, responsabile del Centro tematico regionale di Qualità dell’aria di Arpae, l’Agenzia per l’ambiente dell’Emilia-Romagna. “È come avere una coperta di lana sulla testa che fa ristagnare l’aria rendendola più viziata ogni giorno che passa, dice Poluzzi all’ANSA.

Da un lato – spiega l’esperto – abbiamo un anticiclone molto potente per cui siamo in pieno inverno ma abbiamo 5-6°C in più rispetto alle medie climatologiche del periodo, anche in montagna“. In queste condizioni, c’è una massa d’aria calda in quota, persistente, che non lascia diffondere verso l’alto tutto ciò che di inquinante emettiamo giù. Una coperta non traspirante appunto.

Questo determina l’altro fenomeno, “dominante“, sottolinea Poluzzi, ovvero l’inquinamento secondario:in questa cornice tutti i composti che emettiamo tendono a concentrarsi sempre di più e soprattutto a reagire tra loro e con l’ossigeno e l’azoto presenti in atmosfera per formare nuovi composti ancora”, sempre inquinanti e pericolosi. Tali composti permangono nella fase liquido-solida e “rientrano nei PM10 e PM2.5 che misuriamo in questi giorni”.

Una speranza arriva dalla perturbazione attesa per il weekend. “Speriamo che sia decisa perché se è molto debole, come a volte accade, a quel punto non è efficace“, conclude Poluzzi.

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