Pichetto: “agrivoltaico importante per cambiare il paradigma energetico dell’Italia”

Il Ministro Pichetto: “decreto 'agrivoltaico' è una sfida per la sostenibilità, l’obiettivo 1,04 GW di potenza installata”
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Il decreto ministeriale cosiddetto ‘agrivoltaico‘ rappresenta un tassello della grande sfida per far coesistere eccellenza agricola con soluzioni energetiche sostenibili. Assieme alle Comunità Energetiche, questo è probabilmente uno dei provvedimenti più qualificanti per cambiare dal territorio il paradigma energetico del nostro Paese e guardare al futuro”. Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente e la sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin nel corso del question time in Senato.

“Il decreto si pone l’obiettivo di potenza installata complessiva pari a almeno 1,04 GW – ha aggiunto – per una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno entro il 2026. In questo contesto, il decreto promuove soluzioni costruttive innovative, con la possibile coesistenza di più usi del suolo e con benefici aggiuntivi legati alla compatibilità della produzione di energia con le attività agricole, anche al fine del recupero di terreni all’uso produttivo“.

La misura prevede un contributo in conto capitale, nel limite del 40% dei costi di investimento ammissibili, finanziato con oltre un miliardo di euro di risorse PNRR, cui si abbina un incentivo in tariffa – della durata di 20 anni – applicato alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete. Le procedure di registro, previste per complessivi 300 MW, sono riservate ad impianti di potenza fino a 1 MW, realizzati da imprenditori agricoli e loro aggregazioni; mentre le procedure competitive (per complessivi 740 MW) sono dedicate ad impianti di qualsiasi potenza, realizzati da imprenditori agricoli e loro aggregazioni o associazioni temporanee di impresa con almeno un imprenditore agricolo“, ha affermato Pichetto.

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