Lo sciame sismico fa paura nel Parmense: sistema in allerta, pronti due centri di accoglienza per la notte

Sciame sismico nel Parmense: pronti i primi 50 posti letto in 2 centri d'accoglienza a Langhirano e Calestano. Bonaccini: “monitoriamo la situazione”
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Continua lo sciame sismico che negli ultimi tre giorni sta interessando la provincia di Parma. La scossa più forte finora è stata registrata alle 13.06 di oggi, con magnitudo 4.2. Avvertita dalla popolazione, dalle prime verifiche tecniche effettuate non si registrano danni ma crescono paura e preoccupazione nei residenti. Oggi in mattinata si è svolta una riunione operativa promossa dalla Regione, aperta ai componenti del Centro Coordinamento Soccorsi: Prefettura, Provincia, Comuni, Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, Vigili del Fuoco e Forze dello Stato. In collegamento anche il Dipartimento nazionale di Protezione Civile e l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV).

La situazione è costantemente monitorata”, affermano il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e il vicepresidente con delega alla Protezione Civile, Irene Priolo. “Tutte le componenti del sistema sono allertate e operative in caso di necessità. Sul territorio dell’Unione dei Comuni Appennino Parma Est, epicentro delle scosse, stamattina si è svolta un’attività di informazione alla popolazione per ricordare le regole di comportamento da seguire in caso di sisma e la localizzazione delle aree di assistenza dove eventualmente recarsi”.

In via precauzionale, in vista della notte, si stanno attivando due centri di accoglienza per chi voglia dormire fuori casa, per un totale di 50 letti: uno presso gli impianti sportivi di Pilastro di Langhirano (35 posti letto) e uno a Calestano, negli spogliatoi della nuova palestra comunale (15 posti letto). Sempre in via preventiva, è stato attivato il modulo di assistenza alla popolazione che conta altri 250 posti letto: è pronto e disponibile, per essere collocato al campo sportivo di Langhirano in caso di necessità. La capacità del modulo può essere raddoppiata con ulteriori 200 letti e relative tende, pronti in 4 container presso il Comitato provinciale del volontariato di protezione civile; disponibile anche la cucina mobile di emergenza che può sfornare fino a 500 pasti all’ora. Pronti, sul fronte sanitario, 6 presidi medici avanzati e la struttura protetta Anpas (composta da 5 container attrezzati).

Sindaco di Fornovo di Taro: “cittadini in allerta, la memoria va al passato”

Fortunatamente per adesso non sono stati registrati danni a persone o a cose, ma stiamo effettuando i controlli. La scossa si è sentita molto bene“. Lo afferma all’Adnkronos Michela Zanetti, sindaco del Comune di Fornovo di Taro in provincia di Parma, zona coinvolta nello sciame sismico. “Non eravamo più abituati a sciami sismici così prolungati, le persone sono attente e in allerta perché la memoria va ad altri eventi che nel passato hanno scosso la comunità e fatto danni”, sottolinea. “Il terremoto è qualcosa di improvviso – ricorda il sindaco – La Protezione Civile regionale sta facendo un lavoro di coordinamento capillare e, al momento della scossa, avevamo appena avuto una riunione per monitorare la situazione e sui comportamenti da adottare in caso di eventi più importanti. I gruppi di protezione civile comunali sono tutti allertati”.

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