Le aziende agricole e di allevamento in Sardegna continuano a subire una crisi idrica che appare fra le peggiori attraversate durante l’inverno. Le campagne sono a secco da settimane: sono stati solo 4 gli eventi significativi di piogge negli ultimi 70 giorni, segnala la Coldiretti regionale citando dati dell’Arpas e lanciando l’allarme sulla siccità. Giusto stasera sono arrivate alcune precipitazioni.
A parte la prima settimana di dicembre 2023, la prima decade di gennaio e i giorni a ridosso dell’8 febbraio – gli unici eventi piovosi di una certa intensità – per il resto le giornate sono state soleggiate. I campi e la vegetazione, complici le temperature nettamente più alte della media, ne hanno risentito, così come i pascoli e le zone non irrigue. Le piogge sono mancate quasi del tutto tra la seconda e terza decade di dicembre. Baronia, Nurra, Ogliastra, Sarrabus, Basso Campidano e Sulcis sono fra le zone più in sofferenza.
“La siccità e la grave crisi idrica stanno mettendo a dura prova le nostre aziende agricole e questa situazione non solo minaccia la stabilità economica delle aziende stesse ma anche il benessere delle nostre comunità rurali“, avverte Battista Cualbu, Presidente di Coldiretti Sardegna. “Questa situazione è sempre più grave per le aziende isolane, che nonostante continuino silenziosamente a lavorare per garantire il cibo a tutti, dall’altra vedono ridurre in maniera drastica i loro guadagni a causa del significativo aumento dei costi di produzione. Bisogna pensare a un sistema di aiuti per queste aziende in difficoltà, in particolare modo in quelle situate nelle zone dove sono mancati i pascoli e che oggi fronteggiano pesanti problemi sulla loro marginalità”, aggiunge il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba.
“Purtroppo sembra che l’attenzione sulla campagna elettorale stia portando a ignorare la gravità della situazione che stiamo affrontando“, osserva Cualbu. “Per questo, crediamo sia necessario dichiarare lo stato di calamità per le zone che stanno soffrendo maggiormente. È fondamentale che i sindaci dei Comuni interessati si uniscano a questa richiesta partendo dai loro territori per affrontare questo momento così delicato”, conclude il Presidente di Coldiretti Sardegna.