Ampie zone del bacino mediterraneo, che includono Sicilia, Sardegna, Algeria, Marocco, Spagna sudorientale e Baleari, stanno affrontando condizioni di grave siccità. Secondo EDO (European Drought Observatory), persiste un livello di allerta rossa per la siccità nella maggior parte della Sicilia e in alcune zone di Sardegna, Puglia, Calabria, Molise e Basilicata. L’allerta rossa dell’EDO per la siccità è causata da stress della vegetazione a seguito di deficit di precipitazioni e di umidità del suolo.
Secondo l’ultima mappa dell’indicatore combinato di siccità dell’EDO, il 16,1% del territorio dell’UE-27 (escluse Madeira, Azzorre, Isole Canarie) più il Regno Unito è in condizioni di attenzione e l’1,2% è in condizioni di allerta.
In Sardegna, l’allarme siccità interessa il nord dell’isola e il Sulcis. Secondo Greenreport, alcuni invasi sono ai minimi da 25 anni ad oggi. Complessivamente, secondo Greenreport, nei bacini manca oltre il 50% dell’acqua, che potrebbe essere trattenuta. Emblematiche le immagini satellitari di Copernicus del bacino idrico sardo di Bau Muggeris, nella Sardegna centro-orientale, le cui condizioni nel 2022 e nel 2024 sono messe a confronto. Nell’immagine scattata il 28 gennaio 2024, si può vedere la riduzione delle dimensioni del bacino che lascia ampie zone esposte.
Siccità in Sicilia
Secondo il rapporto di Greenreport, in Sicilia, la seconda metà del 2023 è stata la più arida da oltre un secolo. Da settembre a dicembre, l’ammanco complessivo è di circa 220 millimetri di pioggia, mentre il solo ultimo mese dell’anno ha registrato deficit di precipitazioni fino al 96% su alcune località tra le province di Enna (-81,5% mediamente sull’intera provincia) e Catania (-80% in media), secondo Greenreport. Preoccupa in particolare la condizione degli invasi in Sicilia, la cui capacità è limitata dal sedime accumulato sui fondali e che si stima occupi fino al 40% della capacità totale di stoccaggio.