Anche la Grecia si è unita ai firmatari degli Accordi Artemis che delineano le migliori pratiche per l’esplorazione spaziale sostenibile. In una cerimonia presso il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti il 9 febbraio, Giorgos Gerapetritis, Ministro degli esteri della Grecia, ha firmato formalmente gli Accordi. La firma è avvenuta nell’ambito di un incontro di dialogo strategico tra Stati Uniti e Grecia.
“Mentre l’umanità intraprende una grande avventura, ritornando sulla Luna e preparandosi per viaggiare oltre questa, gli Accordi Artemis servono come un faro di collaborazione e cooperazione tra le nazioni, aprendo la strada per un’esplorazione spaziale sostenibile e pacifica“, ha dichiarato Gerapetritis in una nota.
La Grecia è il 35º Paese a siglare gli Accordi da quando sono stati annunciati, nel 2020. Il documento si erge sulle basi dei principi del Trattato sullo Spazio esterno e di altri accordi internazionali su argomenti che vanno dalla condivisione dei dati scientifici all’utilizzo delle risorse spaziali.
“Gli Stati Uniti e la Grecia sono partner e amici di lunga data, e siamo entusiasti di ampliare questa partnership nel cosmo“, ha dichiarato l’amministratore della NASA Bill Nelson in una nota. “Insieme, stiamo plasmando il futuro della cooperazione nello Spazio per la generazione Artemis“.
La Grecia è il 2° paese europeo in altrettanti mesi a firmare gli Accordi Artemis, dopo il Belgio, il 23 gennaio. Con l’aggiunta della Grecia, 13 dei 22 Stati membri dell’Agenzia Spaziale Europea hanno aderito, così come 12 dei 27 Stati membri dell’Unione Europea.