Tra pochi giorni sarà l’anniversario del terremoto di Maule, in Cile, di magnitudo momento pari a ben 8,8

  • Figura 1 – Distruzioni causate dal terremoto di Maule (Cile) del 2010
  • Figura 2 – La “Comunidad Andalucia” a Santiago (Cile), isolata sismicamente e rimasta indenne dopo il terremoto di Maule del 2010
  • Figura 3 – Il “Nuevo Hospital Militar La Reina” a Santiago (Cile), isolato sismicamente e rimasto indenne dopo il terremoto di Maule del 2010
  • Figura 4 – Alcuni degli isolatori sismici del “Nuevo Hospital Militar La Reina” di Fig. 3
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MeteoWeb

di Alessandro Martelli (esperto di sistemi antisismici, già direttore ENEA) – Il Cile è un Paese assai più sismico dell’Italia: infatti, mentre il Italia il massimo terremoto avvenuto in tempi storici fu l’evento della Val di Noto, in Sicilia, del 9÷11 gennaio 1693, di magnitudo momento Mw = 7,31 [1,2], quello che colpì il Cile fu di magnitudo M ed Mw = 9,5: l’evento di Valdivia del 22 maggio 1960 [3]. Inoltre, in Cile, si sono già verificati 22 terremoti di M › 8,0 [4]. Però, mentre le scosse della Val di Noto ed i successivi maremoti uccisero oltre 60.000 persone, le vittime del sisma di Valdivia (e del maremoto da esso innescato) furono “solo” 3.000. Il motivo di ciò è da ricercarsi non solo nella minore densità abitativa, in Cile, ma anche nella migliore qualità delle sue costruzioni, quanto a resistenza sismica.

Il terremoto di Maule del 2010

Tra pochi giorni, il 27 febbraio, ricorrerà l’anniversario di quello che, per violenza, fu il secondo terremoto ad aver colpito il Cile: l’evento verificatosi nel 2010 con epicentro nell’Oceano Pacifico, al largo della costa di Maule (a 97 km a nord-nordovest della città di Chillán ed a 115 km a nord-nordest di Conceptión, la seconda città cilena per popolazione) [3,4].

Il sisma si verificò di notte (alle 3:3 locali) e durò ben 3 minuti [4]. Fu così potente da provocare uno spostamento dell’asse terrestre di 8 cm, con il conseguente accorciamento della durata del giorno di 1,6 microsecondi. Sviluppò un’energia 500 volte maggiore rispetto al terremoto di Haiti dello stesso anno (M = Mw = 7,0, 250.000÷300.000 vittime) [5] e 30.000 volte maggiore rispetto al sisma de L’Aquila del 2009 (Mw = 6,3, 309 vittime) [6,7]. Innescò anche in violentissimo maremoto, il più forte al mondo dopo quello dell’Oceano Indiano del 2004, che investì ben 53 Paesi.

Le città cilene maggiormente colpite (con vibrazioni rovinose, di intensità della Scala Mercalli IM = IX) furono Talcahuano, Arauco, Lota, Chiquayante, Cañete e San Antonio (Fig. 1). Il sisma fu fortemente avvertito pure nella capitale, Santiago, con IM = VIII) e fu percepito anche in molte città argentine (a Buenos Aires, a Córdoba, a Mendoza ed a La Rioja). Le vittime accertate furono 521, i dispersi 52 e gli sfollati 2.000.000.

Il comportamento degli edifici cileni isolati sismicamente

È da sottolineare, che, nonostante la violenza delle scosse sismiche risentite pure a Santiago, i due edifici isolati sismicamente ivi presenti restarono totalmente integri: si tratta della “Comunidad Andalucia”, un edificio residenziale (prima realizzazione cilena di strutture isolate, Fig. 2) e del “Nuevo Hospital Militar La Reina” (Figg. 3 e 4).

Conclusioni

Come si è notato, i danni e le vittime causati dai terremoti dipendono fortemente dalla qualità delle costruzioni. Dato che dal 70% all’80% di esse risulta tuttora, in Italia, sismicamente insicuro, è urgente attivare, anche nel nostro Paese, corrette politiche di prevenzione dei rischi naturali, in particolare di quello sismico e che si faccia un uso assai più ampio di quello attuale dell’isolamento sismico (che, anche in Cile, durante il terremoto di Maule, si è dimostrato assai efficace) e delle altre moderne tecnologie antisismiche. A tal fine, confido che il numero delle firme alla petizione [10], da me lanciata, possa crescere ulteriormente: esso è già pari a 1.192.

Bibliografia

[1] Filomena Fotia (con intervista ad Alessandro Martelli): «Tra pochi giorni “l’anniversario dell’ennesimo violento terremoto italiano”: ecco cosa accadde in Sicilia nel 1693 – Prevenzione sismica: l’ing. Alessandro Martelli ricorda “il primo dei terremoti che devastarono la Val di Noto (in Sicilia) in gennaio 1693″», https://www.meteoweb.eu/2021/01/tra-pochi-giorni-anniversario-ennesimo-violento-terremoto-italiano-cosa-accadde-sicilia-1693/1530887/, Reggio Calabria, 6 gennaio 2021.

[2] Peppe Caridi (con intervista ad Alessandro Martelli): «La violentissima scossa dell’11 Gennaio 1693 in Sicilia: 328 anni fa il catastrofico terremoto della Val di Noto – Il terremoto della Val di Noto: una scossa violentissima l’11 Gennaio 1693», https://www.meteoweb.eu/2021/01/la-violentissima-scossa-dell11-gennaio-1693-in-sicilia-328-anni-fa-il-catastrofico-terremoto-della-val-di-noto/1531845/, Reggio Calabria, 11 gennaio 2021.

[3] Beatrice Raso (con intervista ad Alessandro Martelli): «I 10 terremoti noti più violenti nel mondo: dal “Grande Terremoto Cileno” M. 9,5 nel 1960 al sisma del Tibet M. 8,6 del 1950 – “Il sisma noto più violento, a livello mondiale, è quello di Valdivia (M = 9,5), che colpì il Cile Meridionale il 22 maggio 1960”, spiega l’Ing. Alessandro Martelli», https://www.meteoweb.eu/2021/01/10-terremoti-violenti-mondo-cile-tibet/1538456/, Reggio Calabria, 26 gennaio 2021.

[4] Wikipedia, https://it.wikipedia.org/wiki/Terremoti_in_Cile.

[5] Alessandro Martelli (a cura di  Redazione MeteoWeb): «Oggi l’anniversario del terremoto di Haiti del 2010, uno dei più catastrofici della storia – Oggi, 12 gennaio, ricorre il 14° anniversario del terremoto di Haiti: il sisma di magnitudo 7 causò ben 250.000÷300.000 vittime», Meteoweb » Geo-Vulcanologia, https://www.meteoweb.eu/2024/01/anniversario-terremoto-haiti-2010/1001347764/, Reggio Calabria, 12 gennaio 2024.

[6] Alessandro Martelli: «6 aprile 2009, terremoto de L’Aquila: il sesto sisma più distruttivo del secolo scorso in Italia», Italia Libera, https://italialibera.online/ambiente-territorio/6-aprile-2009-terremoto-de-laquila-il-sesto-sisma-piu-distruttivo-del-secolo-scorso-in-italia/, Cagliari, 6 aprile 2022.

[7] Alessandro Martelli, a cura di Redazione Meteoweb: «Non dimentichiamo il terremoto dell’Abruzzo del 6 aprile 2009, in ricordo di Ilaria Rambaldi – La scossa del 6 aprile 2009 si verificò durante la notte, preceduta da un lungo sciame sismico», Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2022/04/non-dimentichiamo-il-terremoto-dellabruzzo-del-6-aprile-2009/1782553/, Reggio Calabria, 6 aprile 2022.

[8] Alessandro Martelli (a cura di  Redazione Meteoweb): «Violenti terremoti e isolamento sismico: le conferme dell’efficacia arrivano da anni da vari Paesi – Già da diversi anni abbiamo conferme dell’efficacia dell’isolamento sismico, grazie all’ottimo comportamento di importanti edifici isolati durante violenti terremoti, in vari Paesi)», Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2021/05/violenti-terremoti-e-isolamento-sismico/1689633/, Reggio Calabria, 29 maggio 2021.

[9] Alessandro Martelli: «La protezione degli ospedali dai terremoti: in Turchia ancora una prova dell’efficacia dell’isolamento sismico», Ingenio, https://www.ingenio-web.it/articoli/la-protezione-degli-ospedali-dai-terremoti-in-turchia-ancora-una-prova-dell-efficacia-dell-isolamento-sismico/, Galazzano (RSM), 16 febbraio 2023.

[10] Alessandro Martelli: «Che si inizino finalmente ad attuare serie politiche di prevenzione dai rischi naturali!», Petizione on line, Wilmington (Delaware, USA): chang.org, https://www.change.org/p/presidenza-del-consiglio-dei-ministri-governo-italiano-che-si-inizino-finalmente-ad-attuare-serie-politiche-di-prevenzione-dai-rischi-naturali, San Lazzaro di Savena (Bologna), 29 novembre 2020.

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