In un’incisiva conversazione che ha tenuto il pubblico col fiato sospeso per la sua schiettezza, Sean Kirkpatrick, l’ex capo dell’ufficio del Pentagono dedicato allo studio dei “fenomeni anomali non identificati” (UAP), ha gettato nuova luce su una verità sorprendente. Parlando durante un podcast condotto da Peter Bergen della CNN, Kirkpatrick ha squarciato il velo su una serie di avvistamenti UFO, svelando che molti di essi hanno una provenienza terrestre e sono segreti di stato.
Le dichiarazioni sugli UFO
Questo ex funzionario governativo, recentemente libero dai vincoli dell’incarico, ha rivelato che diverse navicelle spaziali misteriose, dai famigerati avvistamenti di Roswell fino ai più recenti casi di palloni spia attribuiti alla Cina, sono il risultato di progetti segreti militari, di intelligence e persino commerciali. Kirkpatrick ha illuminato non solo la sfera degli UFO, ma anche quella dei fenomeni sottomarini non identificati (USO), entrambi riconducibili a tecnologie avanzate non ancora riconosciute dal grande pubblico.
Tecnologie avanzate dietro gli avvistamenti
Kirkpatrick ha spiegato che molti degli oggetti insoliti riportati, come enormi sfere che contengono cubi al loro interno, rappresentano la frontiera avanzata della tecnologia dei droni sferici: “Numerose tecnologie avanzate sono attualmente in fase di sviluppo e commercializzazione, sfuggendo al riconoscimento del pubblico.”
Questi rivoluzionari droni sferici traggono origine da ricerche condotte presso l’Università di Singapore, dove sono stati creati oggetti sferici gonfiabili di circa due metri di diametro, al cui interno vengono inseriti cubi. I cubi, al contatto con la superficie interna della sfera, sono equipaggiati con piccoli propulsori che ne consentono il movimento.
Le dichiarazioni di Kirkpatrick gettano nuova luce sulla missione del progetto AARO del Pentagono, che sembra concentrarsi maggiormente sulle minacce alla sicurezza nazionale di origine terrestre piuttosto che sulle ipotetiche minacce extraterrestri. Parallelamente, la NASA ha confermato la propria posizione riguardo all’assenza di prove concrete che attestino l’esistenza di vita aliena, consolidando ulteriormente l’ipotesi di una spiegazione terrestre dietro molti degli avvistamenti UFO documentati fino ad oggi.
Illuminare l’oscurità
L’affermazione di Kirkpatrick scuote le fondamenta delle teorie extraterrestri che hanno alimentato l’immaginario collettivo per decenni. Ciò che sembrava essere il risultato di incontri con entità aliene potrebbe, in realtà, essere il frutto di sperimentazioni avanzate condotte da potenze terrestri. Questo solleva domande cruciali sulla trasparenza governativa e sollecita una riflessione approfondita sulle implicazioni etiche di tali progetti classificati.
In un’era in cui la linea tra la scienza e la fantascienza si assottiglia sempre di più, la rivelazione di Kirkpatrick ci invita a scrutare oltre il mistero degli UFO e ad abbracciare la complessità delle innovazioni tecnologiche che, forse, sono state tenute nascoste troppo a lungo.