Il telescopio spaziale James Webb della NASA ha recentemente sollevato il sipario su un’epica visione futura del nostro Sistema Solare. Attraverso l’analisi di dati provenienti dal JWST, gli astronomi hanno delineato un’odissea cosmica, predicevano che il nostro amato Sole, una volta diventato una “gigante rossa“, trasformerà il destino dei pianeti del sistema solare, avvicinandoli al suo cuore ardente prima di diventare una “nana bianca“. Un’indagine che svela non solo il futuro del nostro sistema solare ma rivoluziona la nostra comprensione dei pianeti extrasolari.
Il destino delle Giganti Rosse
In un futuro remoto, il Sole crescerà fino a diventare una “gigante rossa”, una stella cento volte più grande di quanto lo sia oggi. Mentre questa fase di trasformazione si svolge, il nostro astro re si avvicinerà a una metamorfosi finale, diventando una “nana bianca“. Ciò, tuttavia, comporta conseguenze inevitabili per i pianeti che danzano intorno a esso, in particolare Mercurio, Venere e forse persino la Terra stessa.
L’esplorazione con il Telescopio Spaziale James Webb
Le previsioni degli astronomi si basano sulle osservazioni del telescopio spaziale James Webb della NASA, il cui sguardo acuto ha catturato per la prima volta pianeti in orbita attorno a stelle “nane bianche“. Questi pianeti, simili a quelli del nostro sistema solare, si sono rivelati cruciali per comprendere il destino dei giganti gassosi come Giove e Saturno durante l’evoluzione delle loro stelle.
Le stelle “nane bianche” hanno dimostrato di essere luoghi intriganti per la caccia ai pianeti extrasolari. Brillando solo all’uno per cento della luminosità del Sole, forniscono uno sfondo ideale per l’osservazione di deboli bagliori provenienti dai pianeti circostanti. Susan Mullally, astronoma dello Space Telescope Science Institute, ha guidato un team di ricercatori nell’impiego del JWST per studiare quattro nane bianche entro 75 anni luce dalla Terra. Qui, hanno individuato pianeti con orbite simili a quelle dei giganti gassosi del nostro sistema solare esterno.
Il culmine di questa ricerca è rappresentato dalla scoperta di due pianeti intorno a nane bianche. Uno di essi, con una massa 1,3 volte superiore a quella di Giove, segue un’orbita simile a quella di Saturno, mentre l’altro, con una massa 2,5 volte superiore a quella di Giove, presenta un’orbita più ampia di quella di Nettuno. Questi risultati, pubblicati su arXiv e accettati per la pubblicazione su The Astrophysical Journal Letters, rappresentano la prima indicazione che pianeti simili a Giove e Saturno possono sopravvivere alla metamorfosi delle loro stelle in nane bianche.
Il contributo del Telescopio Spaziale Spitzer
Le indagini sulle nane bianche risalgono al 2011, quando il telescopio spaziale Spitzer individuò un potenziale pianeta con un’orbita enorme, 2.500 volte la distanza Terra-Sole. Tuttavia, solo grazie alle osservazioni più recenti del JWST sono stati individuati pianeti più vicini, con orbite simili a quelle dei giganti gassosi del nostro sistema solare.
Il telescopio spaziale James Webb si conferma come il nostro alleato nella scoperta delle profondità cosmiche, rivelando segreti che trasformano la nostra comprensione dell’universo. La scoperta di pianeti intorno a nane bianche non solo anticipa il destino del nostro sistema solare ma solleva domande fondamentali sulla possibilità di vita in sistemi solari simili. Mentre continuiamo a scrutare il cielo notturno, il JWST promette di guidarci attraverso nuovi e avvincenti capitoli della nostra conoscenza dell’astronomia.