L’attività fisica non solo migliora la forma fisica, ma anche lo stato d’animo, offrendo benefici tangibili contro la depressione che possono essere evidenti nel quotidiano. Un recente studio pubblicato sul British Medical Journal ha sottolineato che pratiche come camminare, correre o fare yoga sono tra le più efficaci nel lenire la depressione, sia da sole che in combinazione con terapie consolidate come la psicoterapia e i farmaci. Condotta in Australia dall’esperto Michael Noetel dell’Università del Queensland, questa ricerca ha evidenziato che maggiore è l’intensità dell’attività fisica, maggiori sono i benefici sullo stato d’animo.
Secondo gli autori dello studio, queste forme di esercizio potrebbero essere considerate fondamentali nel trattamento della depressione, in aggiunta alle terapie tradizionali. Un dato allarmante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità rivela che oltre 300 milioni di persone nel mondo soffrono di depressione, sottolineando l’importanza di approcci terapeutici diversificati e integrati.
Tuttavia, nonostante il consiglio comune di associare l’attività fisica alla psicoterapia e ai farmaci, le linee guida per il trattamento non forniscono indicazioni precise su come prescrivere l’esercizio fisico. Analizzando i dati di oltre 14.000 partecipanti con depressione, gli esperti hanno individuato che pratiche come la danza, la camminata, la corsa, lo yoga e il tai chi possono comportare significative riduzioni della depressione, soprattutto se praticate con costanza e intensità.
È stato riscontrato che l’attività fisica, specialmente quando combinata con la terapia farmacologica o la psicoterapia, può produrre effetti clinicamente rilevanti. In particolare, camminare o correre si sono dimostrati efficaci per entrambi i sessi, mentre lo yoga e il qigong sembrano offrire maggiori benefici agli uomini e agli anziani. Al contrario, l’allenamento muscolare ha dimostrato di essere particolarmente efficace tra i giovani.
Inoltre, sia l’esercizio individuale che quello di gruppo hanno prodotto risultati simili, suggerendo che l’interazione sociale e l’ambiente circostante possono contribuire ai benefici psicologici dell’attività fisica. Questi risultati supportano la necessità di includere l’esercizio fisico nelle linee guida cliniche per la depressione, con un’enfasi particolare sull’intensità vigorosa dell’attività.
I sistemi sanitari potrebbero considerare l’attività fisica come un’alternativa o un complemento ai trattamenti tradizionali per la depressione, contribuendo non solo al benessere mentale ma anche alla salute fisica complessiva dei pazienti.