Il 14 marzo 2018 moriva Stephen Hawking, mente brillante e fonte di ispirazione

La scomparsa di Hawking è stata una perdita immensa per il mondo della scienza
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A 6 anni dalla sua scomparsa (14 marzo 2018), il mondo ricorda ancora con grande ammirazione Stephen Hawking, uno dei più grandi fisici e cosmologi della storia. La sua mente brillante e il suo coraggio di fronte alle avversità hanno ispirato generazioni di scienziati e appassionati di tutto il mondo.

Nato ad Oxford nel 1942, Hawking ha dato un contributo fondamentale alla nostra comprensione dell’universo, in particolare per quanto riguarda i buchi neri e la cosmologia quantistica. Tra le sue scoperte più importanti ricordiamo la teoria dell’evaporazione dei buchi neri e la formulazione della teoria del Big Bang.

Nonostante la diagnosi di sclerosi laterale amiotrofica (SLA) all’età di 21 anni, Hawking non si è mai arreso e ha continuato a condurre ricerche rivoluzionarie. La sua tenacia e la sua forza d’animo sono state fonte di ispirazione per milioni di persone che lottano contro la malattia e le avversità.

Oltre al suo lavoro scientifico, Hawking è stato anche un grande divulgatore. Il suo libro “Dal Big Bang ai buchi neri” ha venduto milioni di copie in tutto il mondo, avvicinando il grande pubblico a concetti scientifici complessi con un linguaggio chiaro e accessibile.

La scomparsa di Hawking è stata una perdita immensa per il mondo della scienza. Tuttavia, la sua eredità continuerà a vivere nelle sue ricerche, nei suoi libri e nell’ispirazione che ha dato a tanti.

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