Il 6 marzo 1740 un terremoto scuote Garfagnana, Versilia e Appennino modenese

Il terremoto del 1740 rappresenta un evento significativo nella storia sismica dell'Appennino settentrionale
MeteoWeb

Il 6 marzo 1740 un terremoto magnitudo 5.2 colpì la Garfagnana, una parte della Versilia e dell’Appennino modenese. L’evento, seppur di magnitudo moderata, causò danni significativi e un numero considerevole di vittime.

Analisi storica

Le cronache dell’epoca riportano che il terremoto si verificò alle ore 21 circa. La scossa principale fu avvertita in un’ampia area, comprendente l’odierna Toscana, Emilia-Romagna e Liguria. I centri maggiormente colpiti furono Barga, Castelnuovo di Garfagnana, Gallicano e Fosciandora. In queste località si verificarono crolli di edifici, danni alle chiese e alle infrastrutture. Si registrarono vittime, un numero considerevole di feriti e sfollati.

Analisi sismica

Dall’analisi dei dati sismici disponibili, si stima che l’epicentro del terremoto sia stato localizzato in prossimità di Barga, con una magnitudo momento di 5.2. La profondità ipocentrale è stimata tra 10 e 15 km. Il terremoto è stato generato da un movimento di faglia appenninica, con una componente di scorrimento trasversale.

Effetti del terremoto

Oltre ai danni materiali e alle vittime, il terremoto del 1740 causò un forte impatto sociale ed economico. Le comunità colpite furono duramente provate dalla perdita di vite umane e dai danni alle abitazioni e alle attività produttive.

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